C’è lo spazio, adeguato e adeguatamente organizzato. A regime nel palazzetto di via Gazzani si possono somministrare anche 700 vaccini al giorno. C’è, soprattutto, il personale: infermieri e medici specializzandi dell’ateneo molisano con la presenza, per l’intera seduta, di un rianimatore e di un’ambulanza con una squadra della Croce Rossa.
Parte lunedì la campagna per il mondo della scuola, oltre 5mila persone (che lavorano in Molise anche se non vi risiedono), i primi 340 nominativi sono stati inviati  dall’Asrem. Il comparto istruzione parte insieme, Unimol e Usr diretto da Anna Paola Sabatini.
Uno sguardo nelle regioni vicine, Lazio e Campania, e lo spunto di calibrare in Molise un’organizzazione ad hoc, probabilmente anche più funzionale e funzionante per i numeri più piccoli della regione. L’ateneo ha realizzato l’idea del rettore Luca Brunese col supporto manageriale del dg Valerio Barbieri e della struttura a partire dall’immunizzazione del suo personale e degli studenti di medicina e infermieristica che effettuano tirocini negli ospedali. Il Palaunimol almeno per il mese di marzo è completamente dedicato alle vaccinazioni anti Covid. Lo prevede l’accordo siglato con l’azienda sanitaria. Al breve briefing con la stampa, insieme al rettore, il dg Oreste Florenzano e il governatore Donato Toma.
All’ingresso l’accettazione: tante postazioni dedicate e quindi rapidità nello svolgimento della parte burocratica della vaccinazione (compreso il consenso). Quella parte che, spiega Brunese, se effettuata con lentezza comporta ritardi su tutta la linea e può creare imbuti e assembramenti. Dodici i box per la somministrazione, un rianimatore e, tra il personale (amministrativo e medico infermieristico a cui il rettore rivolge il suo grazie per aver abbracciato la sfida) anche quello della scuola di radiologia, per l’expertise nel monitoraggio di reazioni allergiche. Più in là sul parquet molte sedie, a debita distanza, su cui attendere i 15-20 minuti di osservazione. E infine il check out, con la prima certificazione e l’appuntamento fra 12 settimane per la seconda dose di AstraZeneca.
In questi giorni, nessun intoppo ed efficienza massima.
Il modello piace alla sub commissaria Grossi che coordina la cabina per il piano vaccinale e all’Asrem che lo sta eseguendo. Il Palaunimol non potrà essere ‘sacrificato’ per un tempo lunghissimo. Ma intanto si parte e l’ateneo darà un’accelerazione decisa all’avanzamento della campagna. Tutta la scuola, tutta l’università (che è agli sgoccioli) e forse anche altro: il tutto nel mese di marzo. «Pensiamo di riuscire a realizzare numeri importanti in un tempo tutto sommato molto breve. E la cosa migliore di questi giorni – il commento del rettore Brunese – è lo spirito con il quale tutti stiamo lavorando: sappiamo che stiamo realizzando una cosa molto bella per l’università, la scuola e per la regione nella quale tutti lavoriamo».
r.i.

Un Commento

  1. Antonio Monaco - Isernia Giovanni XXIII° Scuola Media scrive:

    Domanda, sono insegnante di scuola media, ho 68 anni ho diritto anche io di fare il vaccino? Non credo debba aspettare ancora.

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