Tracce di virus su carrelli, cestini, tastiere dei dispositivi per il pagamento con bancomat, tasti delle bilance. Le hanno riscontrate i militati del Nas che hanno condotto una campagna di verifiche a livello nazionale presso i supermercati per accertare la corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione anti-Covid: complessivamente sono stati ispezionati 981 esercizi tra quelli di maggiore afflusso, rilevando irregolarità presso 173 di essi, pari al 18%. Immediata sospensione nei confronti di 12 supermercati.
In Molise, gli uomini coordinati dal comandante Mario Di Vito hanno eseguito 36 tamponi per le verifiche sui Pos (16 in provincia di Campobasso e 20 in provincia di Isernia) dei market: tutti negativi. I controlli hanno complessivamente sono stati 33 in tutta la regione: in 15 supermercati sono state rilevate non conformità per inadeguatezza delle procedure di corretta prassi igienica.
In tutta Italia sono state contestate – spiega il comunicato del comando del nucleo specializzato dei Carabinieri, – 226 irregolarità, di cui 39 riconducibili a carenze igieniche per mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione dei locali e delle attrezzature ad uso comune, l’omessa indicazione delle informazioni agli utenti sulle norme di comportamento e sul rispetto del numero massimo di presenze contemporanee all’interno dei locali e della distanza interpersonale durante gli acquisti e alle casse.
Sono stati accertati, inoltre, il malfunzionamento o l’assenza dei dispenser per la disinfezione delle mani e il mancato rispetto delle distanze interpersonali. Sono stati eseguiti tamponi per Covid19 sulle superfici ritenute di maggiore contatto: 1.060 campioni con il supporto di tecnici prelevatori e dei laboratori delle Asl, Arpa, Istituti Zooprofilattici ed enti universitari.
I supermercati dove sono state riscontrate tracce di virus a Roma, Latina, Frosinone, Grosseto, Terni, Salerno e Catania, altri esercizi nelle province di Parma, Perugia e Cagliari. Sono stati, inoltre sequestrati oltre 2.000 chili di prodotti alimentari risultati non adatti al consumo, per mancanza di tracciabilità e conservazione non idonea.

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