«Il futuro è dei giovani. Diamo spazio al futuro. Caterina Cerroni, una di noi, una persona che ha fatto dell’impegno politico uno stile di vita e dell’ascolto un momento di incontro, confronto e soprattutto di proposte costruttive. I giovani sono diversi, hanno tanti sogni da realizzare e soprattutto lottano perché si concretizzino. Vai e spacca, sei tutti noi».
Entusiasta della candidatura, per certi versi scontata, alle prossime elezioni politiche della “compaesana”, con queste parole l’assessore comunale alle politiche sociali, Enrica Sciulla, rompe il silenzio dell’amministrazione comunale di Agnone rispetto ad una notizia “sparata” in prima pagina anche dalle edizioni on line di Repubblica e del Corriere in questi giorni. Inutile, infatti, cercare sui social, dove solitamente interviene per ogni quisquilia, una dichiarazione del sindaco Daniele Saia, che pure si dichiara di quella parte politica che ha deciso di candidare Caterina Cerroni.
Una notizia ormai di tre giorni fa, rispetto alla quale la compagine amministrativa guidata da Saia non ha avuto la sensibilità politica di dire mezza parola. Eppure, la diretta interessata, la candidata Cerroni, appunto, che è fieramente agnonese ed è stata anche consigliere comunale di maggioranza con l’amministrazione guidata dall’ingegner Carosella, già nelle sue prime dichiarazioni pubbliche dopo l’annuncio del partito che l’ha premiata per l’impegno politico tra giovani democratici, ha parlato di voler «portare nelle istituzioni i diritti mancati di un’area interna – quella dell’Alto Molise appunto –, i problemi di territori con pochi servizi e ancora meno opportunità».
«Sono candidata – le parole di Cerroni –, perché i bisogni delle generazioni più formate ma più precarie, più sensibili e al contempo più esposte all’effetto dei cambiamenti climatici devono diventare la priorità del Parlamento italiano. Perché i divari sociali, territoriali, di genere, intergenerazionali sono la lente attraverso cui guardare la realtà per renderla migliore, tendendo la mano a milioni di giovani che il 25 settembre voteranno per la prima volta o per la prima volta anche al Senato». E, ancora, «perché ragazzi e ragazze possono fare la differenza per il risultato del Partito democratico ma anche noi possiamo fare la differenza per loro: mettendo nelle loro, nelle nostre vite qualche diritto, qualche stipendio, qualche certezza in più».
«Sono i perché di una sfida troppo grande per una persona sola – chiude Caterina Cerroni – ma che per fortuna so di poter affrontare assieme a una grande comunità».
Una grande comunità che, almeno per il momento, sembra non comprende l’amministrazione comunale di Agnone, al netto della assessore Sciullo, tra l’altro non nuova a prese di posizione non “allineate” con Saia e i suoi fedelissimi.

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