Disposta l’autopsia sulla salma dell’attrice Paola Cerimele, rimasta coinvolta in un incidente mortale nel pomeriggio di giovedì mentre percorreva in auto, insieme al compagno, la fondovalle del Trigno, sul territorio comunale di Castelguidone, appena al di là del confine con quello di Trivento. L’esame autoptico sarà eseguito nell’obitorio dell’ospedale di Chieti, dove la salma è stata trasferita dopo il recupero, su disposizione dell’Autorità giudiziaria competente. La nota attrice di Agnone era alla guida della Fiat Panda e accanto a lei viaggiava il compagno, Raffaello Lombardi, 56 anni, anche lui attore, originario di San Marco in Lamis in provincia di Foggia. Per cause ancora in fase di accertamento da parte dei Carabinieri della compagnia di Vasto, al comando del maggiore Amedeo Consales, l’utilitaria si è schiantata contro un’Audi. Paola Cerimele è morta sul colpo; il suo fidanzato è stato estratto dalle lamiere dai Vigili del fuoco del distaccamento di Agnone e trasferito d’urgenza, in condizioni gravissime, presso l’ospedale di Pescara. L’attore è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ed è uscito dalla sala operatoria dell’ospedale adriatico intorno alle due di notte, dopo sei ore sotto i ferri. Ora è in stato di sedazione profonda presso il locale reparto di rianimazione. Stando alle prime indiscrezioni circolate sul suo complesso quadro clinico, presenta un importante trauma toracico-addominale, oltre a diversi politraumi anche a carico degli arti superiori e inferiori. Presenta anche un versamento cranico in via di valutazione da parte del personale della neurochirurgia. Pare che l’attore sia arrivato in ospedale, in eliambulanza, ancora cosciente e abbia fornito alcune importanti indicazioni ai medici, magari utili per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro. Successivamente è stato sedato. La notizia della tragica scomparsa di Paola Cerimele ha fatto il giro delle redazioni, rilanciata anche da testate nazionali. La comunità agnonese è intuibilmente sotto shock, come anche il mondo dello spettacolo. Tra gli innumerevoli messaggi di cordoglio, giunti praticamente da tutta Italia, anche quello del presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone: «Con sconcerto e dolore il Molise e la comunità di Agnone hanno appreso l’ennesima notizia della morte di un’altra figlia di questa terra. Il tutto in un’estate in cui la tagliente lama della morte ci ha più volte colpiti attraverso il tragico verificarsi di vari incidenti stradali con esito mortale, che hanno portato via la vita di nostri congiunti, amici o corregionali. Ogni volta lo stesso strazio, la medesima disperazione, la ripetuta domanda destinata a non avere risposta: perché a lui o a lei? È stata la volta di Paola Cerimele, un’altra bella persona la cui scomparsa ci lascia attoniti e sconcertati. Paola era una molisana doc, fiera e orgogliosa delle sue origini. Un’artista impegnata, carica di estro e voglia di fare, piena di interessi e capace di entusiasmare chiunque, in qualche modo, avesse la fortuna di interagire con lei. In lei certamente bruciava il fuoco sacro dell’arte, ma parimenti ardeva la fiamma della dolcezza, della sensibilità, dell’umanità e della voglia di farsi altro per gli altri. Ci ha regalato tante emozioni sul palcoscenico e sul set, come tante ce ne ha donate nella vita privata. Di ciascuna, a vario modo, porteremo ricordo e gratitudine per quello che è stata, per l’esempio che ci ha dato, per l’affetto e la simpatia che ha voluto riconoscere sia al suo pubblico che a ciascun suo amico e a tutti i suoi compaesani o corregionali, che sono stati fieri di lei e di ciò che è saputa diventare». Il Consiglio regionale, nella sua interezza, «piange questa ennesima morte, esprime vicinanza al compagno di Paola, che lotta in queste ore per la vita, e si stringe a tutti i loro familiari in questo momento così doloroso, nella certezza che il messaggio positivo che ci ha lasciato chi stimiamo e amiamo, non morirà mai, restando in peritura memoria nella nostra mente e nel nostro cuore». Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Regione, Donato Toma.  «La cortesia e la forza d’animo di questa donna, che tanto ha dato in termini di determinazione e abnegazione alla cultura molisana, emerge oggi forte dalle tante foto e testimonianze dirette che ne esaltano il sorriso e il profilo umano e professionale. Era partita dal Molise per inseguire il suo grande sogno ottenendo tante soddisfazioni – scrive il governatore -. Ha quindi voluto riportare nella nostra terra l’importante esperienza acquisita negli anni, per metterla a disposizione dei giovani e non solo. Una missione nella quale ha prodotto risultati eccellenti che hanno lasciato il segno in tanti molisani. Non conoscevo direttamente Paola Cerimele, ma il contributo enorme e la vivacità intellettuale che caratterizzavano la sua bella persona mi erano noti. Così come erano apprezzati, in quello straordinario mondo di sguardi, complicità e di intensità emotiva che è il teatro, dai suoi allievi della Compagnia Stabile del Molise che ha gestito e curato con volontà e passione con il compagno, cui vanno il mio pensiero e la mia forte vicinanza. Una perdita dolorosa – conclude Toma – per i suoi cari e per il Molise: perché è un vuoto che non potrà essere colmato quello che lascia. Ma l’eredità di quanto realizzato per il nostro Molise e per il teatro rimarranno per sempre valori da preservare e ricordare».
Anche l’assessore alla Cultura del Comune di Campobasso, Paola Felice, si è detta sinceramente addolorata per la scomparsa di Paola Cerimele che ha così voluto ricordare: «Paola Cerimele è stata una donna forte e dalla grande sensibilità umana che proprio attraverso la recitazione riusciva a trasmettere al suo pubblico tutta la propria passione, soprattutto per l’arte teatrale. Personalmente la ricorderò per la sua grinta, unita a un forte desiderio di sperimentare e mettersi in gioco in ogni occasione, senza paura e, anzi, sempre con tanto coraggio».

Il ricordo di Sergio Castellitto: colpito dal suo talento

«Non incontravo Paola da vent’anni. L’avevo conosciuta durante alcune selezioni in Molise ed ero rimasto così colpito dal suo talento dall’immaginarla come la prima, insostituibile scelta nel ruolo di Italia in “Non ti muovere”. Poi le cose andarono in un altro modo, ma la volli a tutti i costi nel film come un talismano, e lei recitò con gioia e umiltà un piccolo toccante ruolo di un’infermiera». Sergio Castellitto esprime il proprio cordoglio, ricordando le doti dell’attrice Paola Cerimele morta a 48 anni sulla Trignina proprio dopo averla rivista ad Agnone . «Il destino ha voluto che ci rivedessimo pochi giorni fa. Ci siamo abbracciati e tenuti stretti. E ci è sembrato che quei vent’anni non fossero trascorsi. Paola era così felice, così io. Così Margaret. Aveva continuato a fare egregiamente teatro, dirigeva assieme a Raffaello, il suo compagno, una bellissima scuola di recitazione piena di giovani. Margaret ed io non dimenticheremo mai il tuo sorriso privo di sotterfugi. Ti vogliamo salutare, Paola, con le parole di Non ti muovere: “Io non so dove vanno le persone che muoiono, ma so dove restano”. Buon viaggio, Paoletta».

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