La vice sindaca di Agnone, Linda Marcovecchio porta all’attenzione del commissario Asrem, Virgina Scafarto le problematiche sanitarie dell’ospedale San Francesco Caracciolo. L’occasione è stata la cerimonia della Corte dei Conti, svoltasi nei giorni scorsi a Campobasso, sulla parificazione del rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio 2018. «Ho avuto modo di scambiare alcune battute con la dottoressa Scafarto da poco incaricata dalla giunta regionale quale commissario Asrem – ha riportato la Marcovecchio -. Si è trattato di una chiacchierata che, in veste di agnonese e amministratore locale, era inevitabile per sottolineare l’annosa vicenda del Caracciolo. Inutile ribadire – ha aggiunto il vice sindaco di Agnone – la convergenza di vedute sullo svantaggio che la nostra regione, esigua nei numeri, subisce in termini di omologazione con altre realtà italiane e il conseguente svantaggio che ne è derivato, negli anni, in termini di pianificazione e offerta del servizio sanitario. Un servizio costoso per il quale vige tuttora un piano di rientro che si profila difficile e in aggravio nel tempo. A tal riguardo significativo è stato un passaggio espresso dal presidente di sezione Mario Nispi Landi che, nel delineare la gestione contabile regionale della Sanità, ha invitato la Regione in maniera esplicita ad una riflessione sul rapporto servizio pubblico-privato. Ho chiesto alla Scafarto, già strettamente in contatto con i medici agnonesi operanti nella struttura, di venire a rendersi conto direttamente di quali siano le caratteristiche del nostro territorio e del nostro presidio dove, giorno per giorno, si teme di perdere servizi vitali sapendo però che esiste una realtà medica e paramedica e un potenziale sotteso che potrebbero essere organizzati secondo criteri efficienti ed efficaci a vantaggio di una migliore offerta dell’offerta, per il territorio in senso ampio, e di una rinascita di speranza per la sopravvivenza del nostro nosocomio. Ho colto nelle sue parole e nei suoi occhi una vicinanza sincera di chi sta già adoperandosi in modo convinto per rivitalizzare il nostro perno vitale per il quale, mi ha assicurata, lavorerà nell’intento di evitare ulteriori criticità e di valorizzarlo.
Non posso che esprimerle, da donna a donna, con fiducia e speranza, un sentito ringraziamento pur sapendo che il destino del Caracciolo dipende al momento dalle definitive decisioni romane per le quali la compagine dei sindaci,dei comitati e di tutti coloro che ne hanno a cuore le sorti, continueranno a lottare per scongiurare il peggio» ha concluso la Marcovecchio che tra l’altro riveste il ruolo di consigliere provinciale a Palazzo Berta. #saveospedalecaracciolo

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