«Pronti a tutto e in tutte le sedi per difendere l’ospedale di Agnone». È la linea, chiarissima e netta, dettata da Edmondo Amicarelli, vicesindaco di Agnone dopo il recente rimpasto e in precedenza assessore alla sanità. L’amministratore locale, che da sempre segue da vicino le vicende dell’ospedale cittadino, commenta amareggiato e quasi incredulo la notizia in base alla quale per un mero errore di procedure il concorso per l’assunzione di due medici nel reparto di Medicina è da annullare e da rifare.
Una farsa tragicomica, una doccia gelata per tutto l’Alto Molise: alcuni medici interessati a partecipare al concorso per l’assunzione a tempo indeterminato non sono stati convocati per la prima prova di esame, o meglio, sono stati invitati a presentarsi, ma in una data sbagliata. Il risultato è che il concorso è stato svolto regolarmente, ma i tre esclusi hanno giustamente fatto ricorso e ora l’Asrem, dopo aver ammesso l’errore di procedura, è stata costretta ad annullare il tutto.
Punto e capo, tutto da rifare, perché ai medici esclusi andava ovviamente garantita la partecipazione a parità di condizioni rispetto agli altri aspiranti. Il problema nel problema, ora, è rappresentato dai medici che invece hanno regolarmente sostenuto la prova di esame e addirittura superata. Magari quei medici, vincitori del concorso qui in Molise, si sono già licenziati dalla sede di provenienza, pronti a prendere servizio ad Agnone, sbugiardando tra l’altro alcuni noti vertici aziendali secondo i quali «i medici non vogliono andare a lavorare al “Caracciolo” perché è una sede disagiata».
Ai ricorsi dei primi medici, quei famosi tre esclusi, si sommeranno sicuramente gli altrettanto legittimi ricorsi dei secondi.
Si apre, praticamente, una vertenza infinita che avrà ripercussioni mortali proprio sull’ospedale cittadino, guarda caso. E infatti, di fronte ad un macroscopico e grossolano errore procedurale da parte dell’Asrem, più di qualcuno ha fiutato del marcio. Che si sia trattato di una sorta di complotto? Difficile poterlo accertare, magari una indagine interna non guasterebbe. Fatto sta che rispetto a questa ipotesi di complotto contro l’ospedale di Agnone l’amministrazione comunale, per bocca del vicesindaco Amicarelli, è pronta a «fare tutti i passi, in tutte le sedi, per vederci chiaro e per tutelare il diritto alla salute dei residenti in Alto Molise».
«Il concorso era ormai in dirittura d’arrivo, sarebbero stati assegnati due medici al reparto di Medicina, una sorta di inversione di tendenza rispetto ai tagli ai quali siamo abituati da decenni, invece ora è tutto da rifare – commenta infatti amareggiato il vicesindaco -. Una notizia funesta per Agnone e il suo ospedale, che contribuirà purtroppo a rendere ancor più concreta, anche agli occhi dell’opinione pubblica e della potenziale utenza, l’immagine del “Caracciolo” come un carrozzone, un involucro vuoto ormai in dismissione. Ripeto, siamo decisi a vederci chiaro e siamo pronti a qualsiasi azione si renderà necessaria, in ogni sede istituzionale».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.