Rovina colposa di edificio e omissione di atti d’ufficio. Sono queste le due ipotesi di reato sulle quali la Procura della Repubblica di Isernia indaga in merito ad un presunto abuso edilizio commesso in Agnone. Il “caso”, che sta facendo parlare di sé per via dell’imminenza dell’afflusso turistico estivo, è quello che ha portato i Carabinieri della stazione di Agnone, su mandato della Procura pentra, a porre sotto sequestro l’intera via Preside Gamberale. Allo stato attuale, dunque, la strada comunale che consente l’accesso all’area del Polo Scolastico di Majella e del mercato è interdetta al traffico veicolare fino a data da destinarsi. Il procuratore capo Carlo Fucci ha precisato ai giornalisti: «Il sequestro della strada è stato necessario per evitare che le ipotesi di reato configurabili siano portate a conseguenze ulteriori e per la prevenzione di ulteriori danni alla collettività». Il procuratore non ha voluto chiarire se ci siano persone iscritte nel registro degli indagati, anche se dalle indiscrezioni trapelate pare siano ben tre i soggetti, con ruoli diversi, interessati all’indagine. Secondo quanto si è appreso l’inchiesta è stata aperta in seguito ad un esposto in Procura presentato da un agnonese che avrebbe denunciato infiltrazioni d’acqua in un fabbricato che si trova in quella strada. Un’azione contro il Comune, dunque, che però in qualche modo si è ritorta contro lo stesso denunciante. In seguito all’accertamento sul posto e ai sopralluoghi dei Vigili del fuoco e della Polizia municipale sarebbe emerso un danno potenziale proprio a carico della sede stradale. Al fine di scongiurare un eventuale rischio crolli la Procura ha disposto il sequestro della strada. Una vicenda giudiziaria che vedrebbe coinvolto anche un ex amministratore comunale e personale dipendente del Municipio. Ma quello penale è l’aspetto che meno interessa e preoccupa gli agnonesi, i quali infatti pensano alle ricadute negative sulla viabilità che avrà inevitabilmente la chiusura prolungata al traffico dell’importante arteria viaria interna. Il tutto, tra l’altro, avviene proprio a ridosso dell’estate, dopo mesi di lockdown, quando si attende con impazienza e speranza un afflusso turistico in grado di risollevare le sorti compromesse del settore turistico ricettivo della cittadina altomolisana.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.