L’Anas avrà dieci mesi di tempo per progettare le nuove opere di messa in sicurezza del viadotto “Sente-Longo”, il ponte a cavallo tra alto Molise e Abruzzo chiuso da due anni a causa di una pila traslata. Inoltre, per portare a termine i lavori serviranno 24 milioni di euro da investire su tutta l’infrastruttura dalla lunghezza di 1200 metri per una altezza di 185 metri. Ieri presso Palazzo Berta, ad Isernia, firmata la convenzione tra l’ente provinciale e Anas che prevede la nuova progettazione dal costo di 1,6 milioni di euro. I fondi a disposizione sono quelli reperiti dal M5s all’indomani della chiusura del viadotto. Dunque, stralciato il vecchio progetto redatto dai tecnici della Provincia. A sottoscrivere l’accordo il presidente della Provincia, Alfredo Ricci e il numero due di Anas, l’ingegnere Matteo Castiglioni.
«Si tratta di un giorno importante che riaccende le speranze sulla riapertura di un’opera strategica per la provincia di Isernia, ma più in generale per l’intero Molise», le parole di Ricci appena apposta la firma sulla convenzione. «Con questo atto Anas si impegna a sviluppare la progettazione definitiva ed esecutiva, comprensiva di rilevi e indagini, dell’intervento di sistemazione e messa in sicurezza dell’intero viadotto ed a svolgere le procedure di legge fino all’approvazione del progetto esecutivo entro i limiti del finanziamento assegnato. È questo un impegno preso a partire della riunione svoltasi presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il 14 novembre del 2019 e mantenuto nei successivi incontri istituzionali in materia» la dichiarazione di Matteo Castiglioni, direttore operation e coordinatore territoriale di Anas. Al momento resta da capire dove saranno reperiti i 24 milioni di euro e se vale davvero la pena investire tutti questi fondi su un’opera che, a questo punto, necessiterebbe la prosecuzione in direzione fondovalle Sangro. Un vecchio progetto accarezzato dalle amministrazioni di Alto Vastese e Alto Molise che azzererebbe dall’isolamento viario le popolazioni delle aree interne. Un’idea, quella dello sbocco sul Sangro dal versante dell’alto Vastese e molisano, che malgrado la sua utilità, non ha mai trovato fattibilità. Adesso come non mai il tema potrebbe essere preso seriamente in considerazione. Per i neofiti del territorio la nuova arteria dovrebbe partire dall’imbocco della galleria sottostante Castiglione Messer Marino e uscire nei pressi del lago di Bomba. Da quanto se ne sa un progetto di massima è conservato negli archivi del Comune di Castiglione. Si avrà la forza e l’interesse di portarlo sui tavoli romani? Alle Regioni Molise e Abruzzo nonché alle Province di Isernia e Chieti, il compito di farlo o quanto meno provarci con estrema urgenza. Solo allora l’investimento di 24 milioni di euro per la riapertura del Sente – Longo sarebbe davvero un atto giustificato e migliorativo per una viabilità che definire da Terzo mondo è poca cosa.

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