Prosegue senza sosta l’attività di contrasto nell’ambito del fenomeno dello spaccio e del consumo di droga da parte dell’Arma dei Carabinieri della provincia di Campobasso. Ieri mattina, in conferenza stampa, il tenente colonnello Alessandro Mennilli, ha illustrato nei dettagli l’ultimo importante colpo inferto ai “venditori di morte” sul nostro territorio. Nello specifico, la conferma dell’operazione avvenuta venerdì scorso a Campomarino che ha visto il sequestro di ben 768 grammi di cocaina purissima e che ha portato all’arresto di un pregiudicato del posto. «Un sequestro rarissimo nella nostra provincia – ha specificato Mennilli – a cui normalmente non siamo abituati ad assistere».
L’indagine arriva a poca distanza da due importanti operazioni antidroga poste in essere dall’Arma sul territorio: da “Piazza Pulita” alla più recente operazione ribattezzata “Gli intoccabili”, rispettivamente eseguite dal Nucleo investigativo e dalla Compagnia dei Carabinieri di Campobasso.
Anche quella dei giorni scorsi, però, ha rappresentato un colpo durissimo inferto alle attività illecite relative allo smercio di sostanze stupefacenti: «Dai 768 grammi di coca sequestrati – ha spiegato Mennilli – si potevano ricavare ben 3500-3800 dosi per un valore di mercato al dettaglio di circa 150mila euro».
Nell’ambito della stessa perquisizione è stato rinvenuto anche un bilancino di precisione e una termosaldatrice che consentiva al pusher di sigillare i pacchetti sottovuoto contenenti la polvere bianca.
Anche la città di Campobasso non resta estranea a questo tipo di attività. Neanche l’emergenza Covid, infatti, sta frenando un fenomeno sempre più dilagante soprattutto tra i più giovani.
Nel corso della stessa mattinata, infatti, i carabinieri hanno effettuato anche perquisizioni a raffica e a macchia di leopardo su tutto il territorio provinciale. Le perquisizioni hanno anche interessato la zona di via Ferrari, nota come l’area della movida cittadina.
Ad eseguire le operazioni i carabinieri del Nucleo cinofili delle regioni Abruzzo e Molise della sezione di Chieti. Sul campo, ad eseguire le perquisizioni, una sola unità operativa che, però, ha dovuto agire non in maniera simultanea bensì intervallata nel tempo.
«L’Arma – ha concluso Mennilli – risponde ancora una volta con i fatti alla ‘chiamata’ del procuratore D’Angelo ad intensificare il contrasto alle attività di spaccio delle sostanze stupefacenti, inferendo ancora una volta un duro colpo a questo tipo di attività illecite».
Il comandante nel corso della conferenza ha inoltre presentato ufficialmente il capitano Leonardo Rosano proveniente dall’area campana, «una delle zone più sensibili sotto il profilo del contrasto alla criminalità».

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