Lo scorso mercoledì 20 settembre, alla presenza del presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, presso la sede dell’Istituto centrale del patrimonio immateriale sito nel quartiere Eur di Roma, sono stati presentati gli esiti del progetto intitolato «Mappatura delle rievocazioni storiche sul territorio nazionale», condotto dalla Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio e dallo stesso Istituto centrale per il patrimonio, una vera eccellenza del MiC. Il progetto ha avuto come finalità la realizzazione di una prima mappatura del fenomeno rievocativo sul territorio nazionale e di un suo approfondimento come elemento di rilevante interesse: in questo contesto, il Molise – grazie all’antropologa incaricata della mappatura, la dott.ssa Omerita Ranalli – si è distinto e ha fornito elementi di rilievo che non si fermeranno alla sola schedatura momentanea, con la città di Bojano che ha ottenuto un risultato lusinghiero e di importanza notevole grazie all’immissione nel sito dell’Istituto centrale per il patrimonio immateriale della manifestazione che da oltre 20 anni rievoca la storia della nascita del nome della regione Molise dal conte Rodolfo De Moulins. Ad essere precisi, per la nostra regione sono state censite ben otto rievocazioni o manifestazioni storiche. Sette in provincia di Campobasso e una in provincia di Isernia: una ricognizione che ha visto schedare le manifestazioni del Rodolfo De Moulins e del Ver Sacrum – entrambe di Bojano -, il Palio di San Nicola di Guglionesi, le Notti Angioine di Colletorto, i Fucilieri di San Nicola di San Giuliano del Sannio, la rievocazione Termolese del XII secolo e la pace tra crociati e trinitari di Campobasso; per la provincia di Isernia è stata schedata invece la manifestazione di Bagnoli del Trigno, Frammenti di Antico. Tra questa solo la manifestazione bojanese del Rodolfo De Moulins ha avuto la possibilità di essere inserita nella scheda complessiva denominata “Ich”. Un passo importante per la certificazione di una manifestazione targata ministero della Cultura e che offrirà vantaggi, sia in termini di concretezza e certezza del significato della rievocazione stessa, che in termini di fondi disponibili affinché diventi una vera e propria perla della città di Bojano e dell’intero Molise. La mappatura georeferenziata e le schede qualitative di approfondimento delle rievocazioni, restituite al pubblico attraverso un apposito sito web, sono i principali risultati presentati nell’incontro romano, assieme all’elaborazione di criteri utili all’individuazione di eventi di interesse demoetnoantropologico. Con questo progetto, l’Istituto centrale per il patrimonio immateriale d’Italia, a 20 anni dalla Convenzione per la salvaguardia dello stesso, assume un ruolo di definizione di nuove politiche per la rievocazione storica. Lo fa attraverso la valorizzazione dei beni culturali e delle espressioni delle diversità presenti sul territorio, che oggi rappresentano un elemento cruciale per legare la modernità alla storia. «Le manifestazioni di rievocazione storica costituiscono un fattore di sviluppo della cultura, un elemento di coesione e di identità nazionale, uno strumento di diffusione della conoscenza della storia, della cultura e dell’arte italiana in Europa e nel mondo, un ambito di sviluppo dell’attività imprenditoriale culturale e creativa e dell’offerta turistica nazionale, nonché un elemento di integrazione e contrasto del disagio sociale» ha affermato Federico Mollicone esprimendo la sua soddisfazione per l’esito del progetto. Proprio Mollicone ha proposto una legge che mira a istituire un albo delle manifestazioni di rievocazione storica presso il ministero della Cultura, un comitato scientifico per la certificazione di qualità, un calendario annuale, ma anche ad iniziare attività didattiche nelle scuole. I valori immateriali rappresentano infatti l’altra faccia della grande cultura del Paese, insieme a quello materiale, appunto. Generare bellezza e riconoscere pregi e difetti del passato, sono e saranno il fulcro della condizione di un paese che deve poter vivere di cultura. Bojano e l’area matesina ne escono alla grande con l’eccezionale risultato di aver concorso con ben due manifestazioni, cosa assolutamente rara. E quella del Rodolfo De Moulins sta per diventare, si spera prestissimo, una manifestazione in grado di concorrere con le più titolate d’Italia. Questo grazie all’impegno costante della prof.ssa Maria Grazia Tagliaferri e dell’intera associazione che porta il nome del condottiero medievale.

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