Liberare il mondo dalla plastica per tutelare l’ambiente e garantire alle nuove generazioni un futuro migliore. È questa la mission di Plastic free onlus, associazione di volontariato nata il 29 luglio 2019 a Termoli e che oggi conta più di mille referenti e migliaia di volontari in tutta Italia.
Tante le iniziative messe in campo dall’organizzazione da nord a sud del Paese: dagli eventi di clean up al salvataggio delle tartarughe marine, fino alle attività di informazione e sensibilizzazione nelle scuole.
A pochi anni dalla sua fondazione Plastic free è divenuta una realtà consolidata grazie all’impegno dei volontari e dei referenti locali. A fare propri gli obiettivi dell’associazione anche Giuseppe Fabbiano, attuale referente per la provincia di Campobasso.
Classe 1987, Fabbiano è un affermato avvocato molisano. Dopo gli studi in Giurisprudenza e la consueta ‘gavetta’, inizia la sua collaborazione con un importante studio legale del capoluogo. Ma la tutela del territorio resta una delle sue priorità per questo, ad agosto, decide di entrare a far parte della nota associazione ambientalista già guidata da Maria De Gaetano, referente regionale e Jessica Cacioppolo, referente provinciale di Isernia e vice referente regionale di Plastic free Molise: «È stata proprio Maria a contattarmi e a scommettere su di me coinvolgendomi nel progetto – spiega -. Da parte mia ho subito colto la palla al balzo. Non finirò mai di ringraziare lei e Jessica per la fiducia che hanno riposto in me».
Avvocato, ad oggi l’utilizzo di plastica che impatto ha sul nostro pianeta?
«Il consumo di plastica ha registrato un picco a seguito della Seconda Guerra Mondiale. Il ‘boom’ economico a livello internazionale, infatti, ha portato ad un uso spropositato della plastica, materiale che veniva considerato come uno strumento di ‘benessere’. Negli anni 50 la produzione si attestava intorno ai 2,3 milioni di tonnellate. Ma la situazione negli anni è peggiorata: basti pensare che nel 2015 siamo passati alla produzione di ben 448 milioni di tonnellate di plastica monouso.
Questo rende un’idea dell’impatto che la plastica ha a livello planetario. Di fronte a dati così preoccupanti, il nostro impegno punta soprattutto a sensibilizzare i cittadini non solo contro l’utilizzo della plastica ma anche su un suo corretto riutilizzo.
Dal 2019 ad oggi siamo riusciti a rimuovere dall’ambiente ben 2.665.000 chilogrammi di plastica e rifiuti grazie ai 3.380 clean up realizzati in tutta Italia.
Purtroppo la presenza di microplastica è stata riscontrata anche all’interno del DNA umano. Per non parlare dei danni che comporta nel mondo animale. È nota ormai la presenza di queste particelle all’interno del corpo di molte specie marine. Proprio per questo motivo ogni 15 minuti, più o meno il tempo impiegato per questa intervista, a causa della plastica muoiono circa 45 animali».
In Molise com’è la situazione rispetto ad altre realtà italiane?
«In Molise la presenza di plastica è importante come nel resto d’Italia. Anche qui è necessario intervenire in maniera urgente».
Un primo importante passo avanti sembra esserci stato: parliamo dell’introduzione del sistema di raccolta differenziata. Ma differenziare il prodotto in sé può bastare ad arginare il fenomeno?
«Nonostante questa buona pratica rappresenti sicuramente un passo in avanti, differenziare i rifiuti purtroppo non risolve il problema. Secondo studi conclamati genericamente solo il 15% di ciò che produciamo viene riciclato.
Differenziare il rifiuto, dunque, per quanto possa essere importante non basta. Serve, invece, sensibilizzare maggiormente la comunità sui concetti di riciclo e riuso».
Plastic free si pone tra i principali obiettivi quello di coinvolgere i più piccoli sui temi ambientali. Quali le attività portate avanti sul territorio?
«Il nostro obiettivo principale è quello di richiamare l’interesse delle scuole sul tema. Dal 2019 sono stati coinvolti oltre 1000 studenti nelle nostre attività. Siamo impegnati all’interno di scuole di ogni ordine e grado con attività di sensibilizzazione mirate in base alla platea.
Sempre più istituti, oggi, chiedono un nostro intervento per portare il tema all’attenzione dei ragazzi. In primis i dirigenti scolastici che hanno sposato con piacere la nostra causa».
Ultimamente la sua associazione ha siglato dei protocolli d’intesa con diversi sindaci molisani. In ultimo quello con Toro e il sindaco Quercio. Quale sarà il ruolo dei comuni?
«Si tratta di un impegno gratuito da parte dell’ente. L’obiettivo da parte nostra sarà quello di organizzare eventi di clean up, passeggiate ecologiche e altre attività in sinergia con le associazioni locali e con l’ente stesso, nonché attività di informazione e sensibilizzazione a titolo gratuito, ad esempio escludendo il pagamento del suolo pubblico nel corso delle manifestazioni».
Quali sono i prossimi progetti all’orizzonte?
«Nei giorni scorsi abbiamo preso parte al festival della resistenza molisana qui a Campobasso, evento che verrà riproposto il 28 dicembre a Guglionesi. Il 27 dicembre, invece, in collaborazione con il Calciocavallo F.C., saremo al Bar Centrale di Campobasso per l’evento natalizio organizzato dal club che ci vedrà impegnati con la “lotteria sostenibile” (i biglietti si potranno acquistare online o il giorno stesso presso il bar, ndr). In palio dei bellissimi regali ecosostenibili. Inoltre stiamo già lavorando a diversi eventi per il prossimo anno che rientreranno anche nell’ambito dello sport e a iniziative in collaborazione con alcune realtà istituzionali del territorio».
Non esiste un Pianeta B. Secondo lei, dunque, come si salva il mondo?
«Bisogna prima di tutto acquisire la consapevolezza che ci troviamo di fronte ad un problema serio che va affrontato il prima possibile e con tutte le risorse a nostra disposizione. A questo bisogna poi aggiungere l’impegno da parte di ognuno di noi a rendere il pianeta in cui viviamo un posto migliore».

sl

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