Dopodomani, domenica 10 marzo, si vota per il rinnovo del Consiglio provinciale di Campobasso. Alle urne, allestite presso la Sala della Costituzione della nuova ala di Palazzo Magno, si recheranno solo gli amministratori locali. Come è infatti noto, la riforma Delrio ha derubricato il ruolo delle Province e ha “declassato” in elezioni di secondo livello quelle che si svolgono per il rinnovo degli organi dell’ente.
È altresì noto che si vota in due “momenti” diversi per il presidente e per il Consiglio. A novembre scorso gli amministratori di tutti i Municipi della Provincia di Campobasso hanno eletto al vertice della stessa Pino Puchetti. Domenica i medesimi amministratori dovranno scegliere i componenti del Consiglio tra le due liste presentate. Una fa riferimento al centrodestra, l’altra al centrosinistra.
Tra le file del centrodestra, il vicepresidente uscente Alessandro Pascale, giovane anagraficamente ma amministratore di lungo corso del Comune di Campobasso.
Pascale, lo documenta anche la sua costante attività divulgativa attraverso i social, è un ragazzo che prende a cuore i problemi dei territori. «Scuole e strade – afferma – in particolare».
La politica – e lo testimoniano i buoni risultati da sempre ottenuti in termini di preferenze – Pascale la intende come servizio, soprattutto – restando in tema di Provincia – per quelle aree particolarmente penalizzate per viabilità e quindi sempre più soggette allo spopolamento.
«Credo sia nell’ordine delle cose – aggiunge – prestare maggiore attenzione e dare voce ai territori e agli amministratori locali che più di altri hanno necessità di supporto. La mia azione di sostegno a chi ha bisogno perché si trova a gestire Comuni con maggiori difficoltà non verrà mai meno. Non ho altri scopi se non quello di fare bene e, nei limiti del possibile, lasciare un buon ricordo del mio operato, ovvero, della Provincia che rappresento. Conosco bene i processi amministrativi e negli anni ho assistito al depauperamento subito dagli enti sia in termini di fondi disponibili sia di personale. Oggi chi decide di mettersi in gioco per amministrare un piccolo Comune, decide di complicarsi la vita. In alcuni piccoli centri mancano gli impiegati, gli operai. I sindaci e gli assessori devono occuparsi anche di aprire le porte del Municipio, di produrre e stampare i certificati o le carte d’identità, di aggiustare i marciapiedi e tenere pulito il paese. Oltre dire loro grazie, queste persone vanno aiutate e assistite nella quotidianità e nei limiti del possibile vanno finanziati i loro progetti. A volte anche una pacca sulla spalla può valere tanto. Mi ricandido solo per fornire un supporto al territorio della Provincia, come ho fatto nei mandati precedenti».
Candidato nel centrodestra «con i Popolari per l’Italia». Alessandro Pascale ha sposato «il progetto di Vincenzo Niro, politico moderato la cui azione è da sempre rivolta al territorio».
Un progetto «che va oltre le elezioni di domenica». I prossimi 8 e 9 giugno si vota infatti per il rinnovo delle amministrazioni comunali tra cui quella di Campobasso, elezione che vedrà Pascale scendere in campo con i Popolari a sostegno del sindaco che la coalizione di centrodestra sceglierà probabilmente appena dopo l’esito delle provinciali.
«Per quanto siano elezioni di secondo livello – conclude il vicepresidente uscente di palazzo Magno – il risultato di domenica sarà determinante per gli assetti nel centrodestra».
ppm

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