Pochi giorni fa la classifica di Save the Children sulle mense scolastiche d’Italia dalla quale è scaturita la difformità tra le varie amministrazioni che ne determinano i parametri. Ma se a  mensa mangiano meglio i figli di persone facoltose? Non è un’ipotesi, succede anche questo. A Pomezia. Ma la discriminazione non è andata giù a Camillo Barone, rappresentante degli studenti del Liceo Classico ‘Mario Pagano’ di Campobasso. E così tutti i ragazzi della classe  II b (quarto anno) hanno deciso di “far sentire la nostra voce su un problema sorto poco fa a Pomezia. Riguarda l’ordinanza del sindaco di dare il dolce e la frutta nelle mense scolastiche solamente a quei bambini e ragazzi che avevano genitori che potevano permettersi di pagare un po’ di più per il pranzo dei figli nelle mense. Questo significa che molti bambini non hanno potuto mangiare il dolce mentre al loro fianco magari c’erano altri bambini più ‘ricchi’ che se lo potevano invece permettere. Siamo venuti a conoscenza della notizia e ovviamente nessuno di noi si è trovato d’accordo con quello che è successo a Pomezia, e durante un dibattito nell’ora di filosofia abbiamo deciso di fare qualcosa per far sentire la nostra voce: abbiamo spedito un pacco pieno di dolci in segno di protesta all’ufficio del sindaco di Pomezia con un biglietto con su scritto ‘Dagli studenti poveri della bellissima regione del Molise, ai bambini poveri di Pomezia’.
Questo perché la nostra regione, il Molise, è da sempre considerata la più povera e sconosciuta di tutte, e quindi abbiamo voluto far sentire la nostra vicinanza ai bambini ‘poveri’ che non si potevano permettere il dolce, un piccolo gesto per manifestare la nostra indignazione per quanto è accaduto”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.