Due piantine sulla scrivania: una con il percorso tracciato dalla Curia, l’altra con il logo della Polizia di Stato. Sembrano identiche, ma è evidente che il contenuto è differente.

Seduti, uno di fronte all’altro, ci sono il questore di Campobasso, Giancarlo Pozzo, e il suo vicario Diego Buso.

Al cronista concedono appena dieci minuti, dopo reiterati tentativi andati a vuoto “per sopraggiunti e improvvisi impegni legati alla visita del Papa”.

È fine settimana, ma la Questura di Campobasso pullula di funzionari e dirigenti. L’andirivieni al secondo piano di via Tiberio è notevole. “Lavoreremo anche domani (domenica, ndr) e ancora fin quando sarà necessario – spiega il vicario -. L’evento è notevole e nulla può essere lasciato al caso”.

Il capo della Polizia di Campobasso è in stretto contatto con la gendarmeria vaticana. “Sono loro che daranno il via libera definitivo al programma”, dice Pozzo.

Non è quindi da escludere che anche il percorso illustrato l’altro giorno dall’arcivescovo Bregantini possa subire ulteriori modifiche. Seppur di lieve entità.

In linea di massima, dunque, il Papa arriverà a bordo dell’elicottero dell’Aeronautica militare alle 9 del 5 luglio, L’atterraggio è previsto nel piazzale dell’edificio polifunzionale dell’Unimol. Dove venerdì mattina ha “testato” la pista “un nostro velivolo senza riscontrare – conferma il questore – alcun problema”.

Qui il Santo Padre ascolterà nell’aula magna la voce “del lavoro e dell’industria”.

Qualche minuto prima delle 10 è in programma lo spostamento dalla sede dell’Università alla chiesa di Sant’Antonio di Padova, dove il Pontefice si cambierà per poi proseguire verso l’ex Romagnoli per la santa messa. Poi il ritorno a Sant’Antonio per consentire al Santo Padre di svestire i paramenti e da qui lo spostamento in Cattedrale. Infine, la tappa alla mensa dei poveri in via Monte San Gabriele e il ritorno all’Unimol per il decollo e il trasferimento a Castelpetroso.

“Durante gli spostamenti – spiega il questore Pozzo – dovremo garantire la sicurezza del Papa e di quanti si presume affolleranno il percorso. Il corteo che anticipa e segue la papamobile è standard, prestabilito. Apre la staffetta un’auto della Polizia, a seguire ce ne sarà una dell’ispettorato vaticano e ancora una della gendarmeria. Dietro la papamobile, invece, ancora un’auto dell’ispettorato, poi la gendarmeria, la Digos e, infine la Stradale”.

L’organizzazione dell’evento è coordinata dalla Prefettura. La questura deve invece gestire l’ordine e la sicurezza pubblica. Ciò avverrà con l’ausilio di Carabinieri, Finanza e Forestale. E, ancora, ognuno per quanto di propria competenza, Polizia Municipale, Vigili del fuoco, Asrem, Comune, Protezione civile, volontari.

La visita del Santo Padre si articola su cinque tappe per un itinerario da percorrere che si estende per 3.500 metri. Per ognuno dei cinque luoghi che il Papa visiterà è in corso di allestimento un servizio “mirato di sicurezza” che sarà coordinato da un dirigente della Polizia di Campobasso. Al vicario Buso il compito di coordinare i cinque dirigenti e, dunque, i cinque servizi.

“Credo che saranno impiegati non meno di 600 uomini”. Il riferimento di Pozzo è a Polizia, Carabinieri, Finanza e Forestale. A loro vanno aggiunti gli agenti della Polizia municipale. “Sicuramente il comandante della Municipale di Campobasso – spiega ancora il questore – sta coinvolgendo in questi giorni i comandi degli altri Comuni della provincia. Credo che il 5 luglio saranno in servizio almeno 200 vigili urbani”. Sommando le cifre ai volontari, si supera abbondantemente la quota di 1.000 uomini.

“La Polizia municipale di Campobasso – aggiunge il dottor Pozzo – sta disponendo un servizio di  interdizione al traffico di tutte le aree interessate. Ci sarà un anello ai margini della zona interdetta per consentire l’accesso ai mezzi d’emergenza in caso di necessità. Un altro anello da dove avranno accesso i pullman fino all’esaurimento dei parcheggi allestiti”.

Sui parcheggi il piano è ancora in via di elaborazione, ma sicuramente “sarà accessibile, fino ad esaurimento dei posti, il terminal della città. Altri pullman saranno dirottati – illustra piantina alla mano il questore – verso Selvapiana, dove, presumibilmente (l’eventuale organizzazione è a carico del Comune, ndr) saranno in servizio le navette per il trasferimento dei pellegrini verso il centro”.

La Curia sta invece lavorando con Trenitalia per organizzare una sorta di metropolitana, prevedendo più corse, da Bojano a Campobasso con fermate intermedie. Una buona soluzione per consentire agli abitanti dei centri limitrofi di raggiungere la stazione, lasciare la propria auto, e raggiungere il centro del capoluogo senza essere di intralcio alla circolazione.

Né il questore né il vicario entrano nel merito dei servizi in corso di allestimento. “Faremo tutto quanto previsto – afferma deciso Pozzo – pretendendo il massimo da ognuno, curando ogni aspetto nei minimi dettagli”.

Sembra di capire che quello che più preoccupa la Questura sono gli spostamenti e gli eventuali imprevisti che potrebbero accadere lungo il tragitto. “Non possiamo filtrare ogni singola persona. Sicuramente – le parole del vicario – non ci faremo trovare impreparati nemmeno di fronte ad eventi inattesi”.

La situazione sarà tenuta sotto controllo dall’alto da almeno un elicottero della Polizia, uno dei Carabinieri e probabilmente uno dei Vigili del fuoco. Il Comune farà rimuovere tutti i cassonetti dell’immondizia e dopo aver bonificato i condotti delle fogne saranno pure saldati tombini e caditoie. Già dal giorno precedente le aree dove è atteso il Santo Padre saranno passate al setaccio dalle unità cinofile e dagli artificieri di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Nei punti strategici saranno inoltre in servizio i reparti speciali dei tre corpi: uomini in borghese addestrati ad operare nelle situazioni più complesse e cecchini sui tetti.

“Certo, ci saranno anche i cecchini – risponde il questore incalzato dalle domande -. Ci saranno perché lo prevede il protocollo per un evento di tale portata”.

Insomma, prendendo in prestito le parole del vicario, si lavora alacremente per “non lasciare nulla al caso” e per assicurare a Papa Francesco, ai fedeli e al Molise intero una grande giornata di gioia e festa.

In tutto questo, cosa farà il questore il 5 luglio? “Seguirò da vicino l’arrivo del Papa e poi tornerò qui in questura. Nella sala operativa. Adesso, però, abbiamo ancora tanto da lavorare…”. Almeno una foto? “Conservi il rullino per il Papa – risponde Pozzo -. È lui il protagonista dell’evento”.

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