L’iter è stato completato. Con una delibera di giunta comunale che ha dato l’ok finale per il comodato d’uso gratuito, l’ex asilo di Monte San Gabriele si è trasformato nella “Casa degli angeli Papa Francesco”. Non solo mensa per i poveri gestita dalla Caritas di don Franco dunque, (inaugurata il giorno della visita del Pontefice), ma un centro interamente dedicato agli ultimi, ai poveri, a chi vive in quelle periferie che il Santo Padre abbraccia ogni giorno nel suo cammino. L’accordo tra Curia e Comune ha permesso di realizzare un centro multifunzione che in città mancava. “Lì, negli spazi di via Monte San Gabriele non ci sarà solo la mensa – spiega l’assessore alle Politiche sociali di Palazzo San Giorgio Alessandra Salvatore – ma c’è spazio per molto altro, per tutto quello di cui le persone meno fortunate hanno bisogno: ci sono dei posti letto, c’è la possibilità di potersi fare una doccia per esempio. Oltre alla mensa che è il fulcro del progetto”. Nell’edificio ci sarà anche la possibilità di trovare assistenza legale e medica. Un servizio a 360 gradi insomma che vuole andare a coprire quei servizi che le amministrazioni non riescono ad offrire. Di qui l’idea della convenzione con Palazzo San Giorgio che permette di utilizzare una struttura chiusa ormai da diversi anni e che sarebbe andata incontro all’abbandono totale. L’edificio è stato ceduto in comodato alla Curia che invece si è impegnata a svolgere una serie di attività mirate ai più bisognosi. Due realtà che si sono incontrate, a metà astrada: al Comune probabilmente un altro asilo non sarebbe servito e comunque sarebbero stati necessari molti soldi per rimetterelo in sesto, dall’altra parte la Curia che invece aveva le possibilità di mettere in piedi una serie di servizi ma non possedeva un locale idoneo.
L’iter avviato dall’amministrazione di Bartolomeo – che ha avuto l’intuizione di cedere lo spazio che oggi funziona da mensa – è stato poi raccolto da Battista che ha messo nero su bianco con una delibera. Un atto concreto. Prima di fare il grande passo però, che tra l’altro è stato accompagnato da una serie di polemiche, l’esecutivo Battista ha voluto delle rassicurazioni sull’effettivo utilizzo degli spazi e sulle finalità. “È un bene pubblico – ha detto il sindaco – e quindi vanno prese tutte le precauzioni. Prima della delibera ho voluto che fosse chiaro anche il discorso economico necessario per affrobtare i vari servizi. Ma sono stato rassicurato dalla Curia: hanno le risorse necessarie per far fronte alla rete di servizi. Trovo che questo accordo con la Curia sia fondamentale. Un’occasione che il Comune non poteva farsi sfuggire perché le amministrazioni non hanno più i soldi né per rimettere a posto gli edifici come quello di via Monte San Gabriele, né per offrire quei servizi sociali di cui i più bisognosi necessitano.
Con questa convenzione e grazie ai fondi messi a dispozione della Cei presto nell’ex asilo inizieranno i lavori. E così un edificio che sarebbe potuto diventare l’esempio dell’oblio avrà invece una nuova vita, sarà un vanto per la città”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.