CAMPOBASSO. ‘Sugli autobus del servizio urbano e suburbano di Campobasso, possono viaggiare unicamente i possessori della Carta d’argento e azzurra regolarmente rinnovata dal Comune. Ogni altra tessera (tessera bianca o tessera azzurra non rinnovata) non costituisce titolo di viaggio valido’.  Da qualche giorno – precisamente dal 12 marzo – l’avviso della Seac è esposto in evidenza sugli autobus di linea.

Un paradosso perché, in base alla convenzione stipulata tra la Regione Molise e l’amministrazione di Palazzo San Giorgio, gli invalidi al 100 percento in possesso della tessera possono circolare gratuitamente sui mezzi del trasporto pubblico locale fino al 30 aprile. L’intesa, infatti, è stata rinnovata, almeno secondo quanto riferito dall’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Campobasso. Un problema dovuto probabilmente ad un contenzioso tra la Regione e la Seac: la denuncia arriva dal segretario del circolo del Partito Socialista di Campobasso Fabio D’Ilio. In mezzo, però, ci sono i disagi di chi vive ogni giorno non solo con la sua disabilità, ma anche ha anche problemi economici. D’Ilio, perciò, spara a zero contro “gli intoppi burocratici che si ripercuotono sulla pelle dei cittadini più deboli come i disabili”.

“Per quale motivo – si chiede il segretario del Psi – la Seac impedisce agli invalidi al 100 percento di poter usufruire gratuitamente dei mezzi del trasporto pubblico locale? E’ mai possibile che a pagare devono essere sempre e solo i più deboli?”. Poi punta il dito sull’assessore regionale alle Politiche sociali Michele Petraroia: “Michè che combini?”. Il monito di D’Ilio si estende al resto della classe politica regionale: “Più che continuare a litigare per interessi personalistici, vi chiedo di iniziare ad affrontare e risolvere concretamente le problematiche delle fasce più deboli della società, prime vittime di questo capitalismo senza regole che sta distruggendo lo stato sociale e i diritti dei cittadini. Ricominciamo da loro!”.

 

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