Aumentano in Molise le morti a causa di incidenti stradali. Lo dice l’ultimo rapporto Aci-Istat, che ha riscontrato nella nostra regione un incremento, per l’anno 2014, delle morti di persone coinvolte in sinistri stradali del 3,8% rispetto all’anno 2013 (27 decessi nel 2014, a fronte dei 26 dell’anno precedente). In rialzo anche il numero di incidenti con lesioni a persone che si sono registrati sulle strade molisane, con un aumento dello 0,8% (511 registrati nel 2014, 507 nel 2013). In calo invece il numero dei feriti, dato che porta una diminuzione del 2,3% (782 quelli rilevati nel 2014, 800 nel 2013). In Molise il maggior numero di scontri si è verificato nei centri urbani, mentre la gran parte delle vittime sono state registrate sulle strade principali.
Il dato regionale, quindi, compromette quello nazionale, secondo il quale il numero dei decessi a seguito di sinistri stradali ha rilevato una diminuzione dello 0,6% (3.381 le morti nel 2014 a fronte delle 3.401 nel 2013). In calo pure il numero degli incidenti con lesioni a persone, che risultano essere il 2,5% in meno dell’anno precedente (177.031 nel 2014, 181.660 nel 2013) e quello dei feriti, diminuiti del 2,7% (251.147 nel 2014 contro i 258.093 nel 2013). In media, nel 2014, ogni giorno in Italia si sono verificati 485 incidenti in cui sono morte 9 persone e ne sono rimaste ferite 688. I costi che gravitano attorno ai sinistri stradali ammonta nel 2014 a circa 18 mld di euro (stima su parametri Mit 2010).
Altro dato preoccupante riguarda l’aumento dei decessi tra pedoni e ciclisti coinvolti in sinistri (l’ultimo caso in ordine di tempo quello registrato lunedì a Isernia nel quale sono rimaste gravemente ferite due donne una delle quali in coma), mentre prosegue il trend del calo dei decessi sui mezzi a due ruote. L’indice di mortalità (numero di morti ogni 100 incidenti) per gli utenti più vulnerabili si conferma molto elevato: 2,75 per i pedoni, 1,69 per i motociclisti e 1,41 per i ciclisti, contro lo 0,67 degli automobilisti e lo 0,74 dei conducenti degli autocarri. La fascia di età più a rischio resta sempre quella compresa tra i 20 e i 24 anni, ma aumentano i decessi tra gli over 75 e i bambini tra 0 e14 anni.
Le maggiori cause di incidenti su strade extraurbane continuano a essere: distrazione, velocità elevata e distanze di sicurezza non rispettate. In città invece è soprattutto la mancata osservanza di precedenze e semafori a causare sinistri, seguita da distrazione e velocità.
Demetrio Rivellino, consigliere dell’Aci di Campobasso, nel suo discorso introduttivo ai lavori della giornata ha avanzato a nome di Luigi Di Marzo, presidente regionale, proposte utili alla salvaguardia della pubblica incolumità, dichiarando che “i dati dimostrano l’urgenza di garantire l’utilizzo di almeno il 50% dei proventi delle multe per favorire la mobilità e la sicurezza stradale, con attraversamenti pedonali moderni e visibili, percorsi ciclabili protetti, rotatorie efficaci a scongiurare i pericolosi urti laterali. Anche le sanzioni devono essere finalizzate alla prevenzione: gli autovelox nascosti sono inutili e i cartelli che ne annunciano la presenza poi non riscontrata dai conducenti sono addirittura dannosi”.
Altro intervento interessante è stato quello del dirigente dell’Istat Abruzzo e Molise, Giuseppe Stassi, che ha introdotto con un’approfondita panoramica i criteri di rilevazione ed elaborazione dei dati sull’incidentalità stradale, effettuata dall’ente italiano per le statistiche con la compartecipazione dell’Aci.
In seguito Graziella Fusaro e Monica Giangregorio, dell’Istat Molise, hanno mostrato le statistiche sugli incidenti stradali con lesioni alle persone del 2014, confrontando i dati nazionali con quelli regionali. Hanno inoltre approfondito l’argomento dell’incidentalità per gli utenti vulnerabili, con una focalizzazione sui sinistri avvenuti nei principali comuni molisani.
Ha concluso la giornata il direttore dell’Aci di Campobasso e Isernia, Giovanni Caturano, con un approfondimento sui dettagli degli incidenti avvenuti sulla rete viaria principale, sia nazionale che regionale. Dai dati emerge che in Molise le strade con i più elevati tassi di mortalità sono la SS 647 Fondo Valle Biferno, il breve tratto molisano dell’autostrada A14 (Adriatica), la SS 17 dell’Appennino Abruzzese e Appulo-Sannitico e la SS 85 Venafrana. Caturano ha poi esposto le principali cause alla base dei sinistri, proponendo inoltre una serie di rimedi per contrastare il grave fenomeno. A breve, ha annunciato Caturano al termine della giornata, l’Aci presenterà importanti progetti per la sicurezza delle infrastrutture molisane e per la formazione degli utenti della strada.

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