Sette ragioni per protestare contro un Governo che nel corso degli anni ha mortificato la scuola, l’università e il settore dell’Alfa formazione artistica e musicale. Le organizzazioni sindacali parlano di “emergenza” per descrivere le difficoltà affrontate dai lavoratori. Scaldano perciò i motori per una manifestazione di piazza che si svolgerà venerdì prossimo: davanti all’ Ufficio scolastico regionale il presidio unitario che inizierà alle 10.

I motivi della mobilitazione sono stati illustrati nel pomeriggio in una conferenza stampa congiunta alle presenza dei rappresentanti delle sigle che appoggiano lo sciopero. Parte denunciando la “carenza di investimenti per il settore dell’istruzione” il segretario regionale della Flc Cgil Molise Giuseppe La Fratta: “Nonostante il gran parlare del presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, il contratto dei lavoratori è bloccato da sette anni. Sono state disattese, dunque, la sentenza della Corte Costituzione e la pronuncia del Tribunale di Roma sull’illegittimità di ulteriori rinvii”. In più lo scorso 5 aprile è stato sottoscritto l’accordo quadro che definisce le nuove aree contrattuali della Pubblica amministrazione. “Il rinnovo contrattuale – insiste La Fratta – non è più rinviabile”. Per la Flc Cgil, occorrono anche più risorse per il settore i cui dipendenti percepiscono gli stipendi più bassi d’Europa: “Si ritroveranno 5 euro in più in busta paga e questo è indecoroso”.

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