Il primo adempimento per evitare lo scioglimento, così come previsto dalla diffida recapitata dalla Prefettura, viene compiuto. Palazzo San Giorgio approva il Rendiconto 2015 – il primo bilancio dell’amministrazione Battista – a maggioranza (17 sì), con il no dei cinque consiglieri di opposizione. Numeri risicati nel centrosinistra: i centristi, a parte Montanaro, mancano in blocco, nonostante a relazionare sul bilancio sia l’assessore Massimo Sabusco, eletto con l’Udc.

Patto di stabilità rispettato, maggiori entrate derivanti dal recupero dell’evasione, nessun ricorso ad anticipazione da parte del tesoriere (non sono stati dunque generati né debiti né interessi): queste le principali caratteristiche del documento illustrato da Sabusco. Il Consuntivo 2015 si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 3.649.000 euro di cui 3.300.000 vincolati e poco più di 300mila euro destinati alla spesa capitale.

Una relazione che scatena le polemiche delle minoranza. Le prime critiche arrivano da Michele Coralbo: “Questo bilancio non ha nulla dal punto di vista della programmazione. Né è stato compiuto uno sforzo per rivedere la tassazione o per migliorare i servizi”. I toni si alzano durante l’intervento di Pilone. Oltre a stigmatizzare i tempi con cui il rendiconto 2015 è arrivato in Aula, sottolinea tre criticità: “Abbiamo la  tassazione tra le più alte d’Italia, in secondo luogo non si intravede una politica di svolta e infine la gestione di alcuni servizi come gli asili comunali e l’impiantistica sportiva”.

Negativo anche il giudizio del Movimento 5 Stelle: “L’amministrazione è immobile”.

L’articolo completo domani su Primo Piano Molise. 

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