Da una parte, l’aspetto più propriamente tecnico, dall’altra il nodo tutto politico che farà da contorno al Bilancio di previsione 2016, giovedì al vaglio dell’assise di Palazzo San Giorgio. Nell’ultima seduta dedicata al Rendiconto, i centristi erano assenti in blocco (con l’eccezione di Montanaro), nonostante l’assessore al Bilancio Sabusco sia stato eletto con l’Udc. Nel partito fondato da Casini l’aria che tira non è delle migliori, anche alla luce delle proposte sul documento contabile presentate dal capogruppo Ambrosio. E forse ancora non si placano i mal di pancia degli altri tre centristi Madonna, Iafigliola e Colarusso.

“Un documento di programmazione che, sebbene approvato dalla giunta senza le prescritte audizioni delle forze sociali ed economiche della città e senza il preventivo coinvolgimento della commissione consiliare, ci si augura possa rappresentare un momento che riporti unità d’intenti, consentendo la partecipazione attiva dei consiglieri e dei gruppi, sia di maggioranza sia di minoranza, alla progettazione del futuro amministrativo della città”: questo il giudizio di Ambrosio.

Al di là delle divergenze politiche, all’attenzione del Consiglio arriverà domani un documento contabile che presenta una serie di novità, la più importante di tutte è l’avanzo di amministrazione di 32 milioni grazie al riaccertamento dei residui attivi e passivi e alla lotta all’evasione fiscale.

 

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