Punto e capo dopo l’attesa commissione dedicata all’emergenza scuole. Per gli alunni della scuola di via Leopardi non è stata proposta alcuna soluzione: sul tavolo solo un’ipotesi legata al reperimento di strutture private. Ma il bando del Comune non è considerato adeguato dai genitori: l’avviso è per un immobile con dieci aule, mentre per la ‘Don Milani’ ne servirebbero 18. Né ci sono certezze sulla fine dei doppi turni al 15 gennaio.
Condizioni che hanno innescato una nuova guerra a Palazzo San Giorgio. I genitori tornano a mobilitarsi e lunedì pomeriggio, in una riunione convocata alle 17, stabiliranno le nuove iniziative da intraprendere. Anche le opposizioni si scatenano contro il sindaco Antonio Battista. «Ci aspettavamo le soluzioni, dai locali pubblici a quelli dei privati, da ipotesi di organizzazione e tempi da rispettare, ma la risposta è stata rinviata al 15 gennaio», accusa il consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Gravina. Che svela un altro aspetto della seduta: l’eccessivo nervosismo del sindaco «forse dettato dalla consapevole inadeguatezza del suo assessore e della sua capacità di guidare una città, ma soprattutto consapevole di tutta la situazione sin dall’insediamento del luglio 2014».
Bordate arrivano anche dal rappresentante della Coalizione civica Michele Scasserra che, riferendosi alla riunione della commissione, parla dell’«ennesima farsa messa in atto da un’amministrazione allo sbando e sull’orlo di una crisi di nervi».

L’articolo completo domani su Primo Piano. 

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