L’invasione di campo da parte della giunta sulla variazione al bilancio ha infiammato mercoledì scorso il dibattito dell’assise di Palazzo San Giorgio, dove nel pomeriggio è arrivata anche la Digos su richiesta dell’ex sindaco Gino Di Bartolomeo.

A strigliare l’esecutivo è stato anche il presidente del Consiglio Michele Durante: «La competenza ad adottare le variazioni di bilancio, riservata dall’articolo 42 del dlgs. Numero 267/2000 al Consiglio comunale, può essere derogata ai sensi dell’articolo 174 comma IV del dlgs. Quando sussista una urgenza opportunamente motivata», scrive nella dura nota inviata al primo cittadino Battista e al suo esecutivo. «A tal proposito, si rappresenta che l’urgenza, in quanto circostanza speciale ed eccezionale che rende indilazionabile l’adozione dell’atto, deve scaturire da circostanze impreviste ed imprevedibili ed avere carattere obiettivo e cogente, ossia tale da obbligare la giunta a provvedere senza indugio, al fine di evitare pregiudizio all’interesse della collettività o dell’amministrazione». Infine Durante, dopo aver messo i puntini sulle ‘i’, auspica di essere messo al corrente dell’adozione di tali provvedimenti «in ossequio ai rapporti di correttezza istituzionale che caratterizzano questa amministrazione». Ma la storia non finirà qui: il consigliere dell’Udc Michele Ambrosio, norme alla mano, è stato uno dei più feroci contestatori in Aula della prevaricazione messa in atto dalla giunta. Domani perciò invierà la nota di Durante all’attenzione del prefetto di Campobasso sia per i rilievi di distorsione della programmazione di bilancio che per i rilievi che attengono alle funzioni dei segretari comunali. A questo atto seguirà una diffida contro il sindaco Battista, la sua giunta comunale e in particolare contro l’assessore al Bilancio Sabusco e infine contro il dirigente Antonio Iacobucci.

Sul tavolo dell’Autorità anticorruzione arriverà invece la delibera, prevista nella variazione al bilancio di previsione, che prevede una transazione di 3 milioni e 800mila euro alla Co.Ge.Bo. che aveva vinto  l’appalto per la costruzione della tangenziale Nord di Campobasso. All’Anac ha deciso di rivolgersi Gino Di Bartolomeo. L’esponente di Forza Italia ha anche chiesto di essere ascoltato dal procuratore di Campobasso.

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