Il sistema, purtroppo, è consolidato. E nonostante le numerose campagne informative promosse da Polizia e Carabinieri, continua a ‘funzionare’. I truffatori fingono di appartenere alle forze dell’ordine e chiedono soldi alle vittime per ‘saldare’ una multa presa da un familiare, oppure per ‘rimediare’ al mancato pagamento dell’assicurazione dell’auto. Altre volte, invece, si spacciano per tecnici di aziende di fornitura di gas e luce, bussano alla porta di casa chiedendo di controllare impianti e contatori e fanno man bassa di contanti, preziosi  e oggetti di valore presenti nelle abitazioni.

Mercoledì mattina a cadere nella rete dei truffatori è stata un’anziana di Campobasso. La donna stava camminando nei pressi dell’ufficio postale di via Gramsci, nel quartiere Cep, quando è stata avvicinata da due persone che si sono qualificate come dipendenti dell’Inps. I due malviventi hanno detto alla donna che aveva degli arretrati da pagare all’istituto di previdenza e che avrebbe potuto consegnare loro la cifra senza dover rivolgersi agli uffici. La donna, evidentemente preoccupata, ha consegnato ai due 1600 euro. Una volta rientrata a casa e raccontato tutto ai familiare si è accorta del raggiro.

Già un paio di settimane fa in città è stato utilizzato lo stesso ‘trucco’ dei dipendenti Inps. Ad un’altra anziana sono stati chiesti da un falso dipendente 4mila per sbloccare una pratica all’Inps di Campobasso. Somma che la donna 77enne, effettivamente in attesa di una pratica, ha subito consegnato. Sul caso stanno tutto’ora indagando gli agenti della Squadra Volante di via Tiberio, che stanno verificando se esiste un collegamento tra i due episodi e se si tratti dello stesso truffatore.

 

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