Meno corse, licenziamenti degli autisti e costo del biglietto più elevato: è il rischio che corre la città a causa del taglio del 30% delle risorse che la Regione trasferisce a Palazzo San Giorgio per il trasporto pubblico locale. Un taglio orizzontale per i quattro principali centri molisani (Campobasso, Isernia, Termoli e Larino).

Nel capoluogo anche quest’anno il servizio sarà gestito dalla Seac, a cui la giunta Battista ha rinnovato la convenzione. L’argomento viene affrontato in Aula dove passa (21 sì e un voto contrario) la mozione presentata dagli esponenti della Coalizione civica Francesco Pilone, Maria Laura Cancellario e Alberto Tramontano.

«La mozione – spiega il capogruppo di Democrazia Popolare – punta ad attivare le forze competenti, il sindaco Battista e la giunta comunale (in particolare l’assessore al ramo Francesco De Bernardo) affinché si possano trovare tutte le possibili soluzioni e alternative percorribili per scongiurare un taglio ai servizi minimi legati al trasporto pubblico cittadino e per evitare licenziamenti al personale oggi inquadrato nella pianta organica dell’Azienda affidataria del servizio».

Attivare un tavolo di concertazione con la Regione Molise per razionalizzare meglio il servizio («Bisogna abolire le tratte inutili o sottoutilizzate»), avviare le procedure per il bando di gara di affidamento del servizio che «garantisca i livelli minimi fondamentali per la città di Campobasso»: questi gli obiettivi del provvedimento. La mozione punta in particolare a scongiurare i licenziamenti alla Seac: «E’ fondamentale garantire i livelli occupazionali», conclude Pilone.

L’articolo completo domani su Primo Piano. 

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