Con la celebrazione del rito dell’affidamento della città capoluogo di regione alla Madonna di Fatima, avvenuto ieri sera nonostante l’inclemenza del tempo, da parte del parroco della chiesa di Sant’Antonio di Padova, padre Giancarlo Li Quadri Cassini, sotto lo sguardo vigile del patrono San Giorgio, la cui statua è collocata nella villa antistante il Comune, alla presenza di una folla di fedeli davvero notevole e del sindaco, Antonio Battista, si è conclusa la visita di una settimana a Campobasso della statua della Vergine apparsa ai tre pastorelli nella cittadina portoghese, fatta coincidere con il centenario dall’ultima apparizione.
La statua di Maria, arrivata in elicottero martedì 13 ottobre grazie alla generosità della società di navigazione aerea “Alidaunia” di Foggia, proveniente dall’aeroporto “Gino Lisi” del centro dauno, e atterrata presso l’eliporto della Università degli studi del Molise, gentilmente messo a disposizione dal rettore e dal Senato Accademico, è stata ospitata dalla parrocchia di Sant’Antonio di Padova. È stata fortemente desiderata dal parroco, padre Giancarlo e voluta anche per festeggiare solennemente, con la presenza della Madre di tutte le madri di un santuario importante come quello di Fatima, il suo 25esimo anno di sacerdozio, nella giornata di martedì 17 ottobre, con due magnifiche celebrazioni presiedute, la mattina alle 11, dal padre provinciale dei Frati minori di Puglia e Molise, padre Alessandro Mastromatteo e il pomeriggio alle ore 18, da monsignor GianCarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano.
Ed è stato proprio quest’ultimo a ricevere la prestigiosa copia della statua della Madonna di Fatima, benedetta nella cappellina delle Apparizioni, “cuore” del santuario, all’atterraggio dell’elicottero il giorno 13 ed a presiedere la celebrazione in chiesa dopo la fiaccolata in processione.
È stata una settimana di intensa spiritualità nel corso della quale la madonna, con la sua presenza, si è resa vicina a ciascuno per offrire – come ha detto il parroco di Sant’Antonio – lo stesso messaggio dato ai pastorelli e per farsi prossima a coloro che sono nella sofferenza e lontani dalla fede, perché tutti, incontrandosi con Lei, possano conoscere Gesù morto e risorto, perno della Buona Notizia del Regno. E, a proposito di sofferenza, c’è da dire che la statua di Maria è stata portata anche presso i due ospedali di Campobasso, il “Cardarelli” e la Fondazione “Giovanni Paolo II”, per recare una parola di sollievo e di speranza a tutti gli ammalati, con una peregrinato presso i reparti alla “Cattolica” e con una celebrazione al piano terra del “Cardarelli”.
Numerose e significative le iniziative messe in cantiere dal parroco, iniziative che hanno visto il coinvolgimento di tutte le categorie di persone, bambini delle scuole, adulti con veglie missionarie e vocazionali, veglie di preghiere per la pace nel mondo, gruppi, fraternità, movimenti e nuove comunità che hanno assicurato adorazioni eucaristiche.
Prima di lasciare Campobasso e tornare nella sua sede, dopo aver trascorsa la notte presso l’Istituto Figlie del Divino Zelo nella vicina via Elena, nella serata di ieri, come detto in apertura, la statua della Madonna si è trasferita con una fiaccolata, in processione, dinanzi al palazzo di città ove il parroco di Sant’Antonio, nell’affidare la città alla Vergine, ha ringraziato tutte le istituzioni e quanti si sono prodigati per la buona riuscita dell’evento che, a giudicare, dalla partecipazione, ha riscosso veramente un notevole gradimento.
Espressioni di gratitudine sono state rivolte a padre Giancarlo dal sindaco di Campobasso, Antonio Battista, per la brillante idea manifestata e concretizzata di mettere sotto protezione della Madonna di Fatima la città di cui si onore di esserne il sindaco.

MIDA

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