In tempo di Covid e soprattutto di emergenza economica, una notizia che fa rumore. Il Comune di Campobasso torna finalmente ad assumere e mette a disposizione ben 13 posti a tempo indeterminato. Insomma, di questi tempi una manna dal cielo.
L’amministrazione targata Gravina – che già in campagna elettorale aveva annunciato tra gli obiettivi del mandato quello di implementare il personale, soprattutto in alcuni settori bloccati da anni – ha bandito 5 diversi concorsi per assumere rispettivamente due istruttori direttivi di vigilanza urbana, due farmacisti, due autisti di scuolabus e mezzi complessi, 3 istruttori direttivi contabili e 4 istruttori direttivi tecnici.
La scadenza delle presentazione delle domande è fissata al 16 luglio e la modulistica è scaricabile sul sito del Comune di Campobasso, nella sezione concorsi.
Nello specifico, il primo concorso è per la copertura di due posti a tempo pieno e indeterminato per il profilo di Istruttore direttivo vigilanza urbana e uno dei due è riservato al personale interno al Comune di Campobasso (sempre che ci sia personale con i requisiti richiesti).Il titolo di studio necessario è la laurea o il diploma di laurea, insieme alla conoscenza di una lingua straniera. Le prove selettive consisteranno in due prove scritte, di cui una a contenuto teorico-pratico e in una prova orale.
Due posti anche per “Funzionari farmacisti”. Si tratta di contratti a tempo pieno e indeterminato. Necessaria la laurea in Farmacia o l’abilitazione all’esercizio della professione e l’iscrizione all’albo dei Farmacisti. Un posto è riservato agli ex volontari dell’Esercito Italiano, sempre che abbiano i requisiti. La selezione avverrà con una prova scritta e una orale.
Ancora due posti a tempo pieno e indeterminato per “Autisti di scuolabus e mezzi complessi”. Necessaria la patente D. In questo caso ci sarà una prova pratica.
Previsti anche tre posti a tempo pieno e indeterminato per “Istruttore direttivo contabile”, tra i requisiti la laurea in Scienza economiche.
Infine, 4 posti per coprire la figura di “Istruttori direttivi tecnici”, di cui due sono riservati a ex volontari dell’Esercito e al personale interno. È richiesta la laurea in ingegneria o in architettura, oltre alla conoscenza di una lingua straniera.

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