Immaginate di essere turisti che arrivano per la prima volta a Campobasso in auto. Magari una coppia di anziani, sprovvisti di tom-tom o impossibilitati ad usare Google maps. Per attraversare la città i due malcapitati faranno dunque affidamento alla segnaletica stradale. Purtroppo, però, ad oggi, molti cartelli stradali sparsi agli incroci, alle rotonde e lungo le strade del capoluogo hanno assunto ormai un ‘aspetto’ del tutto anonimo o irriconoscibile.
Tutta colpa delle intemperie? Non solo. A dare man forte alle avverse condizioni meteo ci pensano anche gli incivili di turno. Basta fare un giro nei vari quartieri per rendersene conto: dal Cep, a San Giovanni, fino a Vazzieri, senza escludere il centro cittadino.
Alcuni cartelli stradali si presentano divelti o piegati, altri scoloriti da anni di pioggia, vento e neve mentre la maggior parte, invece, è vittima di scritte e tag incomprensibili che ne occultano l’informazione.
I peggiori, sotto questo punto di vista, sono quelli presenti in tangenziale, punto nevralgico del traffico cittadino e passaggio ‘obbligatorio’ per le auto provenienti dalla statale.
Lungo la rotonda, sul tratto di tangenziale tra il quartiere Vazzieri e via Vico – nei pressi del ponte -, la segnaletica versa in condizioni di assoluto abbandono e incuria. Le scritte, riportanti indicazioni per raggiungere l’Università o l’ospedale, appaiono quasi del tutto cancellate o ricoperte di tag ad opera di pseudo-writer pronti a ‘lasciare il segno’ in città. L’unico segno che lasciano, però, è quello relativo alla totale mancanza di rispetto per ciò che li circonda.
Un atteggiamento che può avere conseguenze addirittura pericolose: mettiamo che quella coppia anziana si fermi per strada per cercare di interpretare ciò che un tempo era l’indicazione originale. Fermarsi o rallentare bruscamente in quel tratto potrebbe essere causa di incidente.
La questione, dunque, andrebbe presa in considerazione con un intervento mirato di restyling in ogni quartiere. In modo tale che turisti, studenti o professionisti in arrivo non rimangano delusi da Campobasso prima ancora di entrare in città.

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