L’estate 2017 verrà ricordata le tante criticità legate alla massiccia presenza di cinghiali. Una problematica ancora attuale e, tra i centri della provincia di Isernia maggiormente colpiti, c’è di certo Civitanova Del Sannio. Per questo il sindaco Roberta Ciampittiello ha lanciato il suo appello alle istituzioni, affinché venga dichiarato lo stato lo stato di emergenza per l’invasione di ungulati. Tanti, troppi i danni che si sono registrati sul territorio. «Da anni – scrive il primo cittadino nella missiva indirizza a Prefettura, Regione, Provincia, Carabinieri e, per conoscenza alla Procura – si segnalano ingenti danni alle colture e ai fondi agricoli, tali non solo da aver determinato la crisi di numerose aziende ma, purtroppo, tali da scoraggiare ogni forma di investimento nel settore, dato gravissimo per un territorio la cui principale risorsa potrebbe essere proprio quella agricola, in un momento storico di grave crisi economica in tutti gli altri ambiti economici.
Non va sottovalutato, come invece avviene ormai da tempo, l’altissimo rischio di incidenti stradali che la massiva presenza di ungulati causa, soprattutto in aree come quelle del Molise interno, in cui la bassa densità abitativa, l’assenza di adeguata illuminazione pubblica sulle strade provinciali, interpoderali e comunali nelle aree rurali e periferiche, rende impossibile l’identificazione e l’avvistamento delle mandrie nelle ore crepuscolari. Solo il caso, la fortuna o la divina volontà, ha fatto sì che ad oggi possiamo annoverare decine di cittadini vittime di incidenti stradali gravissimi sopravvissuti e nessun deceduto».
Ma il problema maggiore, ad avviso del sindaco, è dovuto alla presenza, ormai ventennale, sul territorio su superficie ampissima, di una riserva di caccia a scopo di ripopolamento e cattura.
«Paradossale – evidenzia Ciampittiello – è la presenza di una riserva di caccia su un territorio nel quale è urgente chiedere lo stato di calamità per invasione da animali selvatici. Si evidenzia inoltre che la riserva verte su terreni adibiti a coltivazione di almeno dieci aziende agricole, alcune delle quali hanno dovuto, per ovvie ragioni, abbandonare i terreni interessati con ingenti danni economici». Tante dunque le criticità poste all’attenzione delle istituzioni, con la richiesta di interventi urgenti in grado di porre fine all’emergenza che si è determinata.

Un Commento

  1. emanuela scrive:

    Mi chiedo sempre perché da un po di tempo a questa parte gli animali debbano essere tutelati più delle persone e delle loro attività. Io nonostante sono contro gli animali ma fra tutelare loro e gli esseri umani scelgo sempre e soltanto le persone e questo mi sembra assolutamente Buon senso. Quando poi leggo di riserva per ripopolamento in un momento storico come questo mi indigno vorrei dare via libera alla caccia!!!

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