La speranza e le preghiere di un’intera comunità, quella di Macchiagodena, hanno lasciato spazio allo sconforto e al dolore: Tomas Hoti non ce l’ha fatta. Il cuore del 20enne – rimasto coinvolto nell’incidente accaduto venerdì scorso lungo la Statale 17 – ha smesso di battere ieri mattina, poco dopo le 11, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso, dove in questi sei giorni i medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita. Ma ogni tentativo si è rivelato vano: troppo gravi i traumi riportati nell’impatto.
La salma del giovane è stata messa a disposizione del magistrato, per eventuali accertamenti, prima di essere riconsegnata alla famiglia per la celebrazione del rito funebre e la sepoltura. Sono infatti ancora in corso le indagini disposte dalla Procura di Campobasso e affidate ai Carabinieri di Bojano, per stabilire l’esatta dinamica dello schianto e accertare eventuali responsabilità. Stando a quanto ricostruito fino a questo momento, quella sera il giovane era al volante di una Fiat Punto che si è scontrata con un Fiat Ducato guidata da un 39enne di Busso, nei pressi dello svincolo per San Massimo. Uno scontro violento quello che, in una manciata di secondi, si è materializzato davanti agli occhi degli altri automobilisti in transito sulla Statale 17. L’allarme è stato lanciato immediatamente consentendo alla macchina dei soccorsi di attivarsi. Sul posto il 118, insieme ai Vigili del Fuoco e ai militari dell’Arma. Gli operatori sanitari hanno prestato al ragazzo le prime cure e hanno provveduto a trasportarlo con la massima urgenza al ‘Cardarelli’. Fin da subito, infatti, le sue condizioni sono apparse critiche. I carabinieri hanno eseguito i rilievi del caso, ascoltato testimonianze e disposto il sequestro dei veicoli coinvolti: il tutto per mettere insieme gli elementi necessari all’accertamento dei fatti.
La notizia dell’incidente si è presto diffusa a Macchiagodena dove il ragazzo, di origini albanesi, viveva con la sua famiglia pienamente integrata nella comunità. In questi giorni tutto il paese ha sperato di vederlo tornare a casa. Qualche sera fa, nella chiesa di Sant’Antonio, il parroco don Franco ha organizzato una veglia di preghiera per il giovane a cui hanno partecipato tantissime persone: amici, parenti e conoscenti arrivati anche da altri centri della provincia. Ieri invece la notizia della morte, che ha suscitato profondo dolore per una vita che si è spezzata troppo presto: Tomas avrebbe compiuto 20 anni il prossimo 12 febbraio. In paese tutti lo conoscevano e lo amavano. «Un ragazzo straordinario» hanno sottolineato in molti. «Un dolore immenso per tutta la comunità»: questo il commento del sindaco di Macchiagodena Felice Ciccone, che nei giorni scorsi aveva sottolineato anche la necessità di intervenire con la massima urgenza su quel tratto di strada, troppo spesso scenario di incidenti stradali.
Deborah Di Vincenzo

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