Passa il rendiconto di gestione 2021: la buona notizia, che il sindaco Castrataro aveva anticipato nel corso di una puntata di Fuoco incrociato, andata in onda su Teleregione, è che il Comune esce dalle sabbie mobili in quanto non più ente strutturalmente deficitario. Il che significa che dal prossimo esercizio, così come spiegato dall’assessore Iannone l’altro pomeriggio in Aula, si potrà cominciare anche a porre rimedio alla pesante carenza di personale che nei fatti pesa sulle attività dell’Ente e non poco. Passa anche l’adesione all’Egam, non senza qualche mal di pancia sembrerebbe di capire. Ma è la questione più squisitamente politica, tutta interna alla maggioranza, quella che potrebbe avere ripercussioni e che fa segnare un punto alla minoranza: il presidente del Consiglio, Nicola Paolino, come già anticipato ieri su questa pagina, ha dimenticato di dare la parola all’assessore Francesca Scarabeo che avrebbe voluto rispondere al collega di minoranza Di Luozzo in merito alle note vicende che riguardano la sanità territoriale e al consigliere Amendola con il quale c’è stato un veemente battibecco in Consiglio riguardante le esternazioni dell’assessore pubblicate (legittimamente) sul proprio profilo Facebook. Francesca Scarabeo ha chiesto di poter replicare, ha atteso che finissero gli interventi in ordine all’approvazione del rendiconto, le dichiarazioni di voto e quando avrebbe potuto chiarirsi con i colleghi il presidente Paolino è andato oltre, passando al secondo punto all’ordine del giorno dei lavori. Non è la prima volta che accade, forse anche questo il motivo della reazione dell’assessore che ha lasciato i lavori del Consiglio e, sbollita la rabbia, ha raccontato la sua verità con un lungo post su Fb.
«Pretendo un chiarimento, la presa di posizione del sindaco perché si è trattato di un episodio gravissimo» taglia corto al telefono. Non una parola di più, non una di meno.
Che l’atmosfera sia tesa, in maggioranza, lo si evince anche dall’assenza dell’assessore Leda Ruggiero che – non è dato sapere se sia un caso oppure una scelta in contrasto con la decisione assunta dalla maggioranza -, subito dopo la votazione (nel corso del precedente consiglio comunale) che ha dato il via all’iter di verifica della incompatibilità del consigliere Gabry Melogli, ha lasciato l’Aula. Assente ai lavori del Consiglio anche l’altro ieri. E sembra che non prenda parte nemmeno alle sedute di Giunta.
Sulla brace, la maggioranza, anche per l’impossibilità di arrivare alla composizione della Commissione speciale che dovrebbe occuparsi delle vicende legate alla sanità. Un incarico che non sarebbe ‘retribuito’ con un gettone di presenza e che di conseguenza sembra non interessi a nessuno. In primis alla minoranza che, politicamente, non avrebbe alcuna intenzione di partecipare ad un organismo che come compito specifico intende comprendere nel dettaglio lo stato della sanità territoriale per poter quindi strutturare una ipotesi di risoluzione delle tante problematiche che pesano sulla comunità, non solo isernina.
Un’estate che si annuncia rovente e che potrebbe ‘incendiare’ lo scranno del presidente del Consiglio.

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