All’indomani dell’assemblea pubblica sulla sanità che si è tenuta mercoledì pomeriggio al Parco della Stazione, il sindaco Castratato ha fatto sapere di aver indicato al presidente Toma le tre aree individuate dall’amministrazione dove potrebbe sorgere il nuovo ospedale: San Lorenzo, Colle Impergola ed Acqua Solfurea.
«L’indicazione del sito – le parole di Castrataro – è la risposta ad una recente nota di Toma con la quale si invitava il Comune di Isernia a dare risposta alla richiesta di individuazione della zona in cui realizzare il nuovo plesso ospedaliero. Lo stesso Toma, con una precedente lettera, aveva provveduto ad indicare le caratteristiche dell’area, da individuare sulla base di specifici criteri per la scelta del luogo e per le dimensioni del sito».
Nella sua risposta – spiegano dal Municipio pentro –, Castrataro ha indicato le tre possibili zone che rispondono ai requisiti segnalati dal commissario Toma. Castrataro, inoltre – concludono da Palazzo San Francesco – ha auspicato ogni proficua collaborazione con la Regione, affinché Isernia e il suo comprensorio abbiano presto il nuovo ospedale, a beneficio dei cittadini e a tutela del loro diritto alla salute.
Tornando all’assemblea di mercoledì, i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle Andrea Greco e Vittorio Nola, hanno inteso «sottolineare un concetto, espresso anche dal sindaco Castrataro, che potrebbe fare la differenza da qui ai prossimi mesi: ora come non mai, è necessaria la mobilitazione di tutti, dalle istituzioni ai privati cittadini. Quattro anni di un pessimo governo regionale – scrivono in una nota i due 5s – ci hanno gettati in un precipizio, che appare impossibile risalire: i tanti reparti chiusi, i servizi di emergenza-urgenza ridotti all’osso, l’assistenza domiciliare bruscamente interrotta, il centro Covid mai realizzato, la cronica carenza di personale. L’unica certezza è che, alla costante riduzione dei servizi sanitari offerti dalle strutture pubbliche, è seguito un proporzionale aumento degli incassi per i privati. Il disegno, è evidente, viene da lontano. Per questo è importante che i cittadini non si lascino ammaliare dalle sirene di chi ha già governato – e male – il Molise e la sua sanità».
Greco e Nola chiamano in causa gli amministratori locali. È necessario – affermano – che tutti i sindaci scendano in campo, senza “assenze ingiustificate”, e si facciano sentire, anche con azioni forti, fuori a via Genova. Alla guida della Regione – ancora Greco e Nola – c’è una persona che rifiuta ogni forma di confronto. Che davanti allo sfacelo di una sanità che cade a pezzi, continua a sostenere di aver ottenuto buoni risultati. Ma l’intero centrodestra è corresponsabile di questa drammatica situazione, non avendo mosso un dito contro il governatore-commissario. Ne è una dimostrazione il fatto che, ancora una volta, hanno disertato l’incontro di Isernia».
L’assessora Francesca Scarabeo si è detta entusiasta «di aver visto in piazza i gruppi che, pur con visioni diverse, da anni si battono per la sanità della provincia di Isernia ed anche per tutto il Molise. Presenti tanti cittadini – ragiona l’assessora – tutti sinceramente interessati al futuro della propria sanità. Peccato che non da tutti, e mi riferisco in particolare ai regionali non presenti, è stato colto il messaggio volto alla costruzione e non alla distruzione. L’essere presente ieri sera (mercoledì, ndr) ha dato un grande segnale, noi ci siamo ed anche se tu sei diverso da me io collaboro con te per la sanità, il fine è superiore alle scaramucce o alle beghe. Questo è il significato che ho colto, e forte di questo significato mi permetto di chiede chiaramente al presidente-commissario Toma e a tutta la maggioranza regionale di portare a termine prima che sia troppo tardi l’attivazione del primo anno di Infermieristica sede di Isernia; la riapertura di medicina nucleare; la condivisione vera con tutti gli amministratori del prossimo Pos; le soluzioni per reclutare personale»
Scarabeo conclude affermando che ciò che chiede «è assolutamente legittimo. Però mi aspetto risposte concrete non promesse e rimpalli».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.