La scossa più forte del terremoto politico che scuote la maggioranza Castrataro ancora non arriva compiutamente.
Dopo lo sfogo social dell’assessore Scarabeo, arrivato che mezzanotte era passata da almeno una mezz’ora, sembra che il sindaco abbia avviato un giro di consultazioni con i gruppi consiliari di maggioranza per decidere cosa fare del ‘caso Scarabeo’, l’assessore che lo ha sfiduciato in diretta social.
Una riunione di Giunta infuocata quella che si è tenuta nel pomeriggio e nel corso della quale all’assessore sarebbe stato esplicitamente detto: tu non hai il coraggio di dimetterti (visto che ha conservato una delega, rimettendo quelle che hanno a che fare con la sanità, ndr), io il coraggio di sfiduciarti ce l’ho.
Parole dure quelle che sarebbero volate nella stanza dove si riunisce l’Esecutivo, che seguono l’outing dell’assessore che non è stata affatto dolce di sale con il sindaco.
Sul profilo social di Francesca Scarabeo, eletta a suon di preferenze meno di un anno fa con la lista civica ‘Isernia Futura’ di diretta emanazione di Piero Castrataro, nella notte fra lunedì e martedì la comunicazione di aver rimesso le deleghe alla Salute dei cittadini e alle Politiche di coordinamento e prevenzione di interventi socio sanitari territoriali ed ospedalieri.
Materie che lei maneggia per professione, terreno che la Scarabeo conosce a menadito.
«Non ci sono le condizioni per sostenere queste deleghe. Il comportamento del sindaco non mi permette di continuare» spiega nel post che riceve decine e decine di commenti di sostegno.
«Me ne dispiace ma non è possibile portare avanti con coerenza ed onestà una linea di difesa della sanità pubblica con sgambetti continui ed ostacoli tutti ‘apparentemente casuali’. Nella mia vita non sono mai scesa a patti né con la mia coscienza né ho mai barattato la fiducia che dai cittadini è stata riposta in me. Gli atteggiamenti di arroganza, saccenza, supponenza che mi vengono scaricati addosso al solo scopo di mettere i bastoni tra le ruote non mi spaventano, anzi. Ma non mi permettono di lavorare al meglio. In un momento come questo, delicatissimo, per l’incertezza ad erogare la radioterapia, non credo debba assistere passivamente a sfoggio ed esercitazione di potere».
Impossibile saperne di più dalla diretta interessata ma qualcosa dagli ambienti politici riesce a filtrare: sembra che la decisione di sbattere la porta sia dovuta ad una certa ingerenza nelle deleghe di sua diretta competenza. Ingerenze sulle quali il sindaco non sarebbe intervenuto e che, nelle ultime ore, avrebbero spinto l’assessore (o ex?) a prendere le distanze da un agire politico che di fatto – secondo quanto raccontano i bene informati – ne avrebbe sconfessato il ruolo, ne avrebbe messo in dubbio le competenze e avrebbe privato l’assessorato di quell’autonomia decisionale che invece dovrebbe avere. Nell’ottica della condivisione e delle scelte da fare insieme ma senza ingerenze, appunto.
Da gennaio 2022, come assessore, «ben consapevole che il Comune non ha pertinenza in materia di sanità», tra le tante cose fatte anche l’assemblea in difesa della Sanità pubblica. E, continua la Scarabeo, «siamo riusciti a non far chiudere il corso di laurea in Infermieristica sede di Isernia, probabilmente si riesce a far riaprire il reparto di medicina nucleare, abbiamo organizzato il progetto ‘In cammino per la salute’ che sarebbe dovuto partire nei prossimi giorni, ed al prossimo Consiglio Comunale (che si terrà domani, ndr) è all’ordine del giorno l’istituzione della Commissione speciale sanità. Ma devono cambiare molte cose e soprattutto bisogna voler bene alla città che si amministra.
Per me i risultati veri si ottengono solo se l’impegno è cristallino.
Naturalmente continuerò ad occuparmi di difesa di Sanità pubblica, senza dover subire, senza la carica istituzionale e come ho sempre fatto per tutta la vita. Per il Comune continuerò a seguire la mensa scolastica e gli orti, forse così darò meno fastidio e saranno tutti più contenti».
Parole pesanti, ovviamente, che non potevano restare confinate nel perimetro di uno sfogo.
Parole condivise sui social, particolare questo che pare i colleghi non abbiano particolarmente gradito. E non passerà inosservato nemmeno il commento al post della collega Elvira Barone, eletta con i 5 Stelle e consigliera delegata dal sindaco ad occuparsi di alcuni specifici settori. Le sue parole hanno un suono ‘sinistro’: «all’inizio tutti sembrano e poi non sono» dice.
Un messaggio subliminale? Pare, da indiscrezioni, che anche l’esponente del Movimento non abbia gradito qualche ingerenza nelle deleghe di sua competenza.
Le consultazioni del sindaco, per capire assieme alla maggioranza cosa fare del ‘caso Scarabeo’ sembrano destinate ad un unico risultato.
Sfiduciarla.
Con molta probabilità Francesca Scarabeo potrebbe quindi non mantenere nemmeno la delega che non ha rimesso nelle mani del sindaco e, per effetto delle dimissioni firmate quando è stata nominata assessore, se dovesse essere sfiduciata così come sembra non sarà nemmeno consigliere comunale, nonostante i voti portati alla coalizione.
I bookmakers danno questo risultato quasi per certo: parte del Pd potrebbe decidere di ‘salvare’ l’assessore ma il resto della coalizione avrebbe già firmato la condanna.
ppm

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