«Arrestatemi altrimenti uccido il mio vicino di casa». Queste le parole pronunciate da un 56enne di Isernia nella telefonata al 113 con cui chiedeva di essere portato in carcere. Ebbene, l’uomo è stato accontentato: gli agenti della Squadra Volanti lo hanno ammanettato dopo averlo trovato in preda all’ira. Alla fine per bloccarlo ci sono volute ben due pattuglie e, mentre il suo ‘dirimpettaio’ si è salvato, a fare le spese di quella ‘follia’ sono stati proprio due agenti, finiti in ospedale.
Il tutto è accaduto in via Raffaello Sanzio, nel quartiere San Lazzaro, lì dove si è dato vita a una vera e propria ‘sceneggiata’ con tanto di pubblico.
I fatti. L’altra sera il personale della Volanti era impegnato in un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere, quando è arrivata la richiesta di intervento da parte del 113, per la presenza di una persona che stava dando in escandescenze in via Sanzio.
I poliziotti sono quindi giunti nel cuore del popoloso quartiere isernino e hanno trovato il 56enne in evidente stato di alterazione. L’uomo urlava e imprecava contro un altro condomino del palazzo, che in quel momento era assente. Alla vista degli operatori si è scagliato contro di loro nel tentativo di colpirli, ma senza riuscirci. Data l’esagitazione della persona e il notevole afflusso di persone e curiosi che nel frattempo si erano radunati nei pressi del palazzo, è sopraggiunta un’altra pattuglia che, in ausilio alla prima, ha cercato di far ragionare l’uomo il quale, peraltro, nel suo appartamento di quel condominio stava scontando gli arresti domiciliari.
«Ammanettatemi – diceva – non voglio rientrare in casa perché altrimenti sgozzo il vicino e poi mi tolgo la vita». Nonostante i tentativi di riportarlo alla calma, il 56enne ha ingaggiato una sorta di colluttazione con i poliziotti colpendone uno alla spalla con un pugno e tentando di ferire anche l’altro che nel frattempo era intervenuto per contrastare la sua violenza. Non senza fatica gli agenti sono riusciti a bloccarlo e a far scattare l’arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiali, gli stessi reati per cui risultava destinatario della precedente misura cautelare.
Prima di essere tradotto in carcere però l’uomo è stato trasportato all’ospedale Veneziale per essere sottoposto a visita psichiatrica. Anche dopo il fermo infatti continuava ad avere comportamenti sconnessi e a minacciare gli operatori. I sanitari hanno escludo il ricovero e il Pm ha disposto la detenzione nella casa circondariale di Isernia. Ieri mattina il tribunale di sorveglianza, in via cautelativa, ha revocato i domiciliari e ora il 56enne che ha dato di matto è rinchiuso in una cella di Ponte San Leonardo.
In ospedale i due agenti sono stati sottoposti a tutti gli accertamenti e alle cure mediche del caso avendo riportato lesioni giudicate guaribili in 8 giorni il primo e 6 giorni il secondo.
Il bilancio dei controlli. Il complicato intervento dell’altra sera ha concluso una settimana intensa di controlli per la Squadra Volanti. Su impulso del Questore di Isernia, Ruggiero Borzacchiello, nel corso dell’ultima settimana il personale isernino, con l’ausilio del reparto prevenzione crimine di Pescara, ha proceduto a un mirato monitoraggio del territorio nel Comune di Isernia e lungo le principali arterie viarie della provincia. Tale attività, consistita nella predisposizione di 19 posti di controllo con l’impiego di 10 pattuglie, ha permesso di procedere all’identificazione di 208 persone, di cui 29 con precedenti di polizia, 1004 autovetture, 18 controlli di persone sottoposte agli arresti domiciliari. L’attività di prevenzione e repressione dei reati in genere ha portato all’adozione di diversi provvedimenti: 10 infrazioni al codice della strada; 7 documenti ritirati; 6 sequestri di veicoli sprovvisti di regolare copertura assicurativa; 1 persona denunciata in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza e contestuale sequestro dell’autovettura e ritiro della carta di circolazione e della patente di guida.
VC

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