Ridistribuzione della popolazione scolastica di Isernia: scende di nuovo in campo il comitato ‘Giovanni XXIII’ che torna a contestare le scelte dell’amministrazione, chiedendo l’intervento del Nas, ma anche dell’Asrem, dei vigili del fuoco e della Prefettura, affinché vengano eseguite le verifiche necessarie a valutare la bontà del piano messo in atto. Idea condivisa anche da genitori, personale docente e non docente e cittadini anche non aderenti al comitato. Come è noto, le mamme e i papà da mesi propongono soluzioni alternative, che però ad avviso del sindaco d’Apollonio e della giunta non sono attuabili. Mancano poche settimane alla ripresa delle lezioni ed è stata ufficializzata la scelta di realizzare due poli, uno a San Lazzaro per la Giovanni XXIII, l’altro a San Leucio per la San Giovanni Bosco.
Ma per il comitato sarebbe stato più opportuno invece sistemare le due medie nel nuovo edificio di via Umbria, senza disporre ulteriori ‘traslochi’. Nel mirino dei genitori, nello specifico, è finita la scuola ‘Tagliente’ di San Lazzaro, per la quale evidenziano diverse criticità.
«Il plesso ‘Tagliente’ dispone complessivamente di sole 20 aule, come risulta dalla planimetria ufficiale depositata presso l’Agenzia del Territorio, mentre le classi da ospitare, tra Infanzia e Secondaria, sarebbero 25, alle quali si dovrebbe aggiungere anche quella per il ‘progetto primavera’, che necessita di uno spazio assai capiente – afferma il comitato. Ad una prima analisi, peraltro, appare evidente che nello spazio complessivo dell’edificio “Tagliente”, anche a voler considerare come aule – solo per ipotesi – i tre spazi già autorizzati come “ripostiglio”, si arriverebbe al numero di 23 aule contro le 25 necessarie per i due gradi di scuola e l’ulteriore per il progetto primavera. Dunque, anche in tale denegata e non creduta ipotesi, mancherebbero ancora all’appello 3 aule. Ma come si diceva, tale ipotesi di allocazione delle classi, pure sostenuta dal Comune di Isernia non è realistica giacché le classi medesime – talvolta composte anche da 28 alunni e quasi tutte con almeno un portatore di handicap riconosciuto, per cui occorrerebbe considerare anche l’insegnante di sostegno e l’insegnante di turno tra gli occupanti stabili, che arriverebbero a 30, non disporrebbero dell’imprescindibile requisito di metratura dell’aula, previsto dalla normativa vigente in relazione agli occupanti, anche per garantire l’evacuazione in caso di emergenza.
Oltre alla aule, per i genitori anche i servizi igienici sarebbero insufficienti e inadeguati ai bimbi dell’infanzia. Da qui la richiesta di un sopralluogo rivolta ai vigili del fuoco, al Nas dei Carabinieri e alla Asrem Molise «per verificare l’adeguatezza delle condizioni di sicurezza e igienico sanitarie del plesso Tagliente in relazione al numero degli alunni e all’età degli stessi, previsti per l’anno scolastico 2018/2019 a seguito del trasferimento disposto. Si resta a disposizione per un sopralluogo congiunto e per un confronto per tutte le criticità sopra esposte e, anche in vista, e prima, del posizionamento della parete che dovrà necessariamente dividere la Scuola dell’Infanzia dalla Scuola Secondaria di 1° grado, e ci si riserva di fornire all’uopo una relazione tecnica e maggiori informazioni di dettaglio». Infine, il comitato auspica fortemente la convocazione di un tavolo tecnico al più presto per esaminare insieme a tutte le parti interessate ogni problematica.

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