Era oggetto di una complessa operazione di riciclaggio il suv Nissan Qashqai, sequestrato nei giorni scorsi dalla Polizia Stradale di Isernia che, al termine di una minuziosa attività di indagine, ha accertato che il veicolo era stato, in sostanza, rubato e rivenduto. Per questo è finito nei guai un 24enne napoletano, denunciato a piede libero.
Impresa davvero complicata quella portata a termine dagli agenti. Dopo il furto, il suv infatti era stato “ripulito” attraverso la contraffazione del numero di telaio, la sostituzione delle targhette identificative con altre false di ottima fattura. Poi è stato reimmatricolato, grazie alla presentazione di documenti falsi. Dagli atti, infatti, il veicolo risultava provenire dalla Danimarca.
L’auto, del valore di oltre 20.000 euro, era stata poi venduta presso una rivendita di auto usate di Isernia a un ignaro cittadino.
Quella messa in atto era dunque una tecnica di contraffazione quasi perfetta. Quasi perché non è stata sufficiente a sfuggire a un attento controllo effettuato dagli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Isernia, specializzati nel contrasto di questa tipologia di traffici criminali.
I poliziotti non solo hanno scoperto la contraffazione del numero di telaio, ma sono riusciti anche in poche ore ad identificare la provenienza illecita del suv, risultata rubata a Napoli alla fine dell’estate scorsa, e di proprietà di una grande società di autonoleggio.
Ma c’è di più. Un aspetto curioso della vicenda è che l’auto era stata rubata una prima volta già a luglio del 2019, ma era stata rinvenuta pochi giorni dopo. Un caso che però non è ancora chiuso e che potrebbe riservare ulteriori sviluppi. Le indagini infatti proseguono per identificare eventuali personaggi che hanno concorso nell’operazione di riciclaggio del veicolo.

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