Non tutti (purtroppo) hanno capito quale la differenza tra quello che è e non è consentito dal 4 maggio scorso rispetto alle precedenti misure di contenimento regolamentate con i vari decreti della Presidenza del Consiglio dei ministri.
In molti (purtroppo) associano il 4 maggio alla scomparsa del Covid. Ma (purtroppo) non è così. Il virus circola. E l’esempio concreto arriva dal vicino capoluogo di regione, dove nelle ultime ore il numero dei contagiati è salito vertiginosamente.
L’ok alla passeggiata e all’attività motoria è ovviamente legato al rispetto di tutto le altre norme ancora in vigore. Ma il desiderio di uscire ha avuto la meglio sul buonsenso. E così parchi e strade sono stai presi d’assalto.
Tanta la gente in giro – nonostante la pandemia ancora non lo consenta – che il sindaco di Isernia si è visto costretto a firmare un’ordinanza per vietare dalle 9.30 alle 19.30 la pratica sportiva e l’attività motoria nell’area Le Piane.
Proprio a Le Piane ieri mattina c’è stato anche un briefing tra il primo cittadino, il prefetto Callea e il Comandante provinciale dei Carabinieri.
Nel testo del documento, d’Apollonio rileva che l’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri «conferma il divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati, concedendo, altresì, al sindaco la facoltà di disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto del divieto imposto».
Il sindaco poi prende atto che negli ultimi giorni «i cittadini hanno preso a frequentare in numero assai consistente le zone ove solitamente si praticano attività motorie, ed in particolare la zona Le Piane; ripetutamente – si legge ancora nell’ordinanza – il sottoscritto sindaco ha rivolto a tutta la cittadinanza inviti a praticare le suddette attività in maniera altamente responsabile, rispettando la distanza di sicurezza interpersonale ed evitando assolutamente gli assembramenti».
Ma «nonostante gli accorati appelli rivolti alla cittadinanza – afferma d’Apollonio -, sono giunte ripetute segnalazioni secondo le quali la zona Le Piane è costantemente frequentata da numerosissimi cittadini, dediti non solo alle attività sportive e motorie, ma anche ad attività meramente ricreative dedicate a bambini».
Tali comportamenti – argomenta ancora d’Apollonio – «possano creare nella suddetta area assembramento di persone e mancato rispetto della distanza di sicurezza interpersonale, contribuendo al concreto rischio di diffusione del virus».
Il sindaco ha pertanto vietato «nell’intera area pubblica comunale denominata Le Piane (ovvero nell’area che parte dalla piscina comunale e circoscrive la zona ove è ubicato lo stadio comunale) la pratica di sport e attività motorie all’aperto dalle ore 9.30 alle ore 19.30 di tutti i giorni, fino al 17 maggio 2020. Sono fatti salvi l’accesso e l’uscita dall’area indicata per coloro che nell’area medesima risiedono o posseggono terreni coltivati».
Dalle 19.30 alle 9.30 «la pratica delle suddette attività è comunque consentita in modo individuale, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, purché nel rispetto della distanza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività».
D’Apollonio ha anche ritenuto utile ribadire che «resta fermo il divieto di svolgere, su tutto il territorio cittadino, attività ludica o ricreativa all’aperto».

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