Uno 19 anni, l’altro 21. Entrambi extracomunitari, arrivati in Italia, a Isernia, dall’Egitto, probabilmente per ragioni umanitarie. Uno residente nel centro storico, ospite di un anziano. L’altro, senza fissa dimore, si appoggiava da qualche connazionale, talvolta in una cascina nei pressi della stazione ferroviaria, qualche notte nei b&b della zona, qualche altra in rifugi di fortuna.
Giovanissimi ma ben edotti: la Polizia ha accertato che conoscevano a menadito la normativa, tant’è che le consegne di stupefacenti nel cuore del capoluogo pentro le effettuavano sempre singolarmente e per modiche quantità. Escamotage, secondo gli inquirenti, che in caso di fermo avrebbe consentito loro di dichiarare l’uso personale ed evitare il carcere.
Gli uomini del questore Pellicone sono stati più in gamba dei due giovani egiziani, che da settimane erano nel mirino della Squadra mobile. Gli agenti ne hanno seguito per giorni gli spostamenti, prima di procedere ad una perquisizione che ha consentito di recuperare droga e soldi e di far scattare il provvedimento di arresto.
I due, da quanto si è appreso ieri mattina in conferenza stampa, raccoglievano gli ordini utilizzando il servizio di messaggistica offerto da Instagram, social non intercettabile dagli strumenti in dotazione alle forze dell’ordine (non per carenza di tecnologia ma perché l’intercettazione non è consentita dal gestore). Uno di loro, poi, provvedeva alle consegne, per lo più nei vicoletti del centro storico di Isernia.
L’operazione è scattata nel fine settimana, nell’ambito di una più vasta attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti si sono concentrati nei luoghi della movida, particolarmente frequentati dai giovani, soprattutto nel post lockdown.
La Squadra mobile ha eseguito mirati servizi di appostamento e osservazione. Dieci le persone nel mirino degli agenti, tutte con precedenti di polizia specifici. All’esito degli elementi raccolti, i poliziotti hanno deciso di perquisire le abitazioni di due dei soggetti ‘osservati’ (i due egiziani, uno dei quali, tra l’altro, era stato raggiunto già da un ordine di espulsione emesso dal questore). Il nervosismo mostrato ha spinto gli uomini di Pellicone ad approfondire le ricerche e a mettere insieme gli elementi raccolti nel tempo, atteso che incuriositi da un continuo andirivieni di giovani gli investigatori nutrivano già numerosi sospetti e avevano avviato da tempo un’attività di monitoraggio.
Dopo un’accurata perquisizione, eseguita con l’ausilio dell’unità cinofila arrivata a supporto da Pescara (i cani Buk e Ayrton), sono stati rinvenuti all’interno di una delle due case dove alloggiavano i due giovanissimi extracomunitari, 76 grammi di hashish, 2 grammi di cocaina (suddivisi in confezioni pronte alla vendita), 2 grammi di bicarbonato (sostanza da taglio), un bilancino di precisione, 650 euro in banconote, verosimilmente provento di attività di spaccio, e un telefono cellulare iPhon.
I due, che nonostante la giovane età sono già gravati da precedenti per reati specifici e contro la persona, avevano individuato quali punti nevralgici per lo spaccio la Fontana Fraterna, Piazza Celestino V, Piazza X settembre, Piazza Andrea d’Isernia: tutti luoghi di aggregazione di numerosi giovani che frequentano il centro storico ove si concentra la movida isernina.
Nella mappa dei clienti ci sono persone di tutte le età e appartenenti ad ogni ceto sociale. I due, sembra di capire, in poco tempo erano diventati i pusher di riferimento per i consumatori di droghe, imponendo quasi il monopolio sulle piazze dello spaccio isernino.
Ora sarà fondamentale l’analisi dello smartphone rivenuto. Lo stesso potrebbe contenere informazioni preziose per il proseguo delle indagini
«Gli arrestati, alternandosi – la ricostruzione degli inquirenti -, raccoglievano gli ordinativi e i soldi dagli acquirenti. Utilizzando il social “Instagram” (non intercettabile) mediante un dispositivo cellulare, si scambiavano le informazioni necessarie all’evasione dell’ordine. Chi dei due restava a casa, confezionava lo stupefacente. Ricevuto l’ok per la consegna con le indicazioni esatte del luogo (sempre del centro storico e sempre in luoghi diversi), raggiungeva gli acquirenti cedendo loro il quantitativo di droga richiesto. La particolarità della strategia messa in atto dagli arrestati era quella di consegnare lo stupefacente portandolo indosso in modiche quantità al fine di scongiurare un eventuale arresto. Ogni qualvolta venivano sorpresi con la droga ne dichiaravano l’uso personale».
Dall’attività investigativa è emerso che l’hashish era ceduto a 20 euro al grammo e la cocaina a 80/100 euro a dose.
Ora gli agenti della Squadra mobile, in stretta collaborazione con la Procura di Isernia, stanno indagando per capire dove i due egiziani acquistavano lo stupefacente.
La droga rinvenuta e tutto quanto necessario al proseguo dell’inchiesta è stato sequestrato, i due giovani extracomunitari sono stati associati nel carcere di Isernia con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini spaccio, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Uno dei due è stato altresì denunciato in quanto irregolare sul territorio nazionale per violazione dell’ordine di espulsione impartito dal questore Pellicone.
Nel corso di un’altra perquisizione domiciliare, sempre con il supporto dell’unità cinofila, gli agenti hanno proceduto al controllo di un sorvegliato speciale. L’uomo è stato trovato in compagnia di un altro giovane, in possesso di un modico quantitativo di cocaina. Entrambi sono stati deferiti all’autorità amministrativa ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. 309/90, quali assuntori di sostanze stupefacenti. Il sorvegliato è stato inoltre segnalato all’autorità giudiziaria per violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
ppm

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.