La protesta sul parco eolico da realizzarsi in località Piano della Melia, dove è in programma pure la costruzione di una centrale a biomasse, si allarga e coinvolge anche il Comune di Cercemaggiore, territorio a confine con l’area interessata dai due impianti. Qui, però, a guidare la fronda è il sindaco Gino Mascia che porta a conoscenza dei propri concittadini di aver ricevuto dal ministero della Transizione ecologica la pratica di un parco eolico da realizzarsi sul territorio di Riccia subito dopo il confine con le località Rocca e Di Florio, nel comune di Cercemaggiore. «Nella stessa località, inoltre – informa il sindaco – è progettato un impianto di produzione di biometano. Riguardo al parco eolico, le opere di connessione alla rete nazionale sono previste tutte in territorio di Cercemaggiore: oltre al cavidotto, si tratta delle due stazioni, di trasformazione e di smistamento, che andrebbero a occupare una superficie molto estesa in contrada Di Florio, nelle immediate vicinanze delle abitazioni lungo il tratto iniziale della strada Guardiola». Due impianti che, secondo l’amministrazione di Cercemaggiore, avrebbero un grosso impatto sull’ambiente e sulla popolazione. Prima di manifestare il proprio parere, Mascia chiede alla propria comunità di condividere la stessa preoccupazione e di manifestare, eventualmente con una raccolta firme, il proprio dissenso a riguardo. La petizione sarà allegata al parere che il Comune è tenuto ad esprimere entro sabato 19 marzo.
Intanto ieri a Riccia i due impianti, eolico e a biomasse, sono stati messi sul tavolo della discussione anche del Comitato Riccia Borgo Pulito nell’assemblea pubblica.

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