Un’altra famiglia in fuga dall’Ucraina, formata da una mamma con 2 figlie e da un cagnolino che non hanno voluto abbandonare sotto i bombardamenti russi, è arrivata a Limosano. Il trasferimento è stato possibile grazie al cuore grande e alla disponibilità di Emilio Donatelli e Marcella del Gobbo che li hanno accolti nella loro casa. Con i precedenti arrivi a Limosano si è formata una delle comunità di profughi ucraini, oltre una ventina di persone, quasi tutte mamme con figli, tra le più numerose della regione. A raccontare la storia di quest’ultima famiglia arrivata l’altra sera in paese è la sindaca Angela Amoroso.
«È il 2 marzo – racconta il primo cittadino – quando a Borodjanka la guerra si fa sentire e Mariia, con la sua famiglia, è al riparo nella cantina di casa. La piccola cittadina a nord ovest di Kiev viene colpita da un bombardamento russo. Tutti nella cantina tremano, disperati. Il frastuono delle bombe, la casa che inizia a tremare. Senza avere il tempo di pensare, tutti corrono fuori e vedono le palazzine di fronte rase al suolo. Un attimo dopo viene colpita anche la loro casa. Mariia racconta di essere rimasta a terra senza riuscire più a vedere nulla, la faccia sull’asfalto, minuti interminabili, solo fumo e polvere. Ad un certo punto qualcuno l’afferra e la mette in macchina. Sono in sette, oltre a due cagnolini, Hugo e Harna. A tutta velocità, sotto i colpi russi, il nonno guida senza fermarsi per 300 km, fin quando giunge nella casa in campagna di amici di famiglia. Mariia non ha neppure le scarpe ai piedi. Vengono ospitati per due giorni in campagna, poi da un parroco a Ternopil’, fino a quando Mariia, con il suo cagnolino Hugo, la sorellina di 3 anni Bogena e la mamma Ivanna, riescono a salire su un pullman con altri profughi. Dopo 36 ore di viaggio sono arrivati a Limosano accolti nella casa di Emilio Donatelli e Marcella del Gobbo. Finalmente sono salvi, anche se il loro cuore è ancora lì, a Borodjanka, dal marito, dal fidanzato, dai nonni che sono stati costretti a restare in Ucraina. Grazie di cuore Emilio e Marcella – conclude la sindaca – il vostro gesto d’amore è incommensurabile».

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