Un Comitato per la Trignina al quale spetterà il compito di consegnare al ministero dei Trasporti le richieste del territorio: messa in sicurezza della 650 e raddoppio di una statale divenuta nel tempo teatro di numerosi incidenti, spesso mortali. Un organismo che ponga subito sul tavolo del nuovo governo nazionale questioni quali l’implementazione dell’illuminazione soprattutto in prossimità degli svincoli, l’adeguamento e l’installazione, laddove mancano, delle barriere di protezione allo scopo di impedire anche l’accesso degli animali selvatici, la messa in sicurezza delle rampe in entrata e in uscita degli svincoli che, soprattutto in determinati punti, sono particolarmente pericolosi e non più a norma con gli standard attuali, la messa in sicurezza del piano viabile laddove ammalorato e una maggiore cartellonistica stradale oltre al raggiungimento nel medio e lungo periodo del raddoppio della Trignina.
Il Comitato si costituirà fra 15 giorni nell’ambito di una seconda riunione in cui gli amministratori dovranno individuare un percorso che proceda alla progettazione e al finanziamento dell’opera trovando così una sintesi ai ragionamenti avviati nell’incontro di ieri a San Salvo. Alla riunione, che in un certo senso conferma che la questione ormai è in cima all’agenda di tutti i comuni dell’area del Trigno, ha partecipato il prefetto di Chieti Armando Forgione. L’incontro di ieri, convocato dalla sindaca di San Salvo Emanuela De Nicolos, segue quello del 20 ottobre in Prefettura a Chieti richiesto dal consigliere provinciale con delega alla Pianificazione del territorio Carlo Moro.
Ieri al tavolo tecnico-istituzionale, oltre a numerosi sindaci abruzzesi e molisani delle due sponde del fiume Trigno, hanno partecipato i parlamentari Etelwardo Sigismondi, Alberto Bagnai, Costanzo Della Porta e Luciano D’Alfonso (in remoto), il sottosegretario Umberto D’Annuntiis, il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, il presidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara, Gennaro Strever, i funzionari dell’Anas delle due regioni Enzo Di Vittorio e Sergio Cicero, le prefetture di Campobasso e Isernia, per la Regione Molise Manuele Brasiello, Nicola Di Biase per la Provincia di Isernia, Liberato Russo per la Camera di Commercio del Molise.
«Questo è un territorio che vuol continuare a crescere – ha detto la sindaca di San Salvo nel suo intervento – Il ruolo della Trignina è strategico. Un problema non più rinviabile, che merita di essere risolto quello della sicurezza per meglio sopportare il traffico che insiste su questa importantissima arteria che collega i comuni dell’interno alla costa e con la sponda tirrenica, preziosa cerniera tra le due regioni. Abbiamo bisogno di infrastrutture sicure e moderne perché l’economia si sviluppa attraverso vie di comunicazioni veloci ed efficienti, ce lo chiedono gli imprenditori».
Il presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna nel ringraziare il prefetto Forgione per la vicinanza e la grande competenza con la quale affronta ogni volta le problematiche, ha posto l’accento sulla «messa in sicurezza di un’arteria importante che oltre a collegare la costa Adriatica alla costa Tirrenica, è anche una importante arteria di collegamento dei comuni delle zone interne del Vastese alla costa». «Importante – ha aggiunto Menna – è fare squadra senza campanilismi alcuno perché la sicurezza dei cittadini e di quanti percorrono la Trignina è e deve diventare coro unanime da parte di tutte le comunità e da parte delle Istituzioni».
Ad evidenziare come la Statale 650 sin dalla sua realizzazione non abbia ricevuto modifiche significative nonostante il traffico sia notevolmente aumentato su questa strada, è stato lo stesso prefetto di Chieti. Le criticità della Statale 650 sono state poi rimarcate anche dai sindaci dei comuni abruzzesi e molisani che insistono sulla Trignina, in particolare da Angela Cristina Lella di Torrebruna e da Pasquale Corallo di Trivento.
I lavori sono stati aperti dal saluto di benvenuto del presidente del Consiglio comunale Tiziana Magnacca e coordinati dal vicesindaco Eugenio Spadano.
Il comitato per la Trignina sarà composto da tre sindaci (uno per ciascuna delle tre province di Chieti, Isernia e Campobasso), da tre rappresentanti delle Province, da due delle Regioni Abruzzo e Molise e da un rappresentante dell’Anas.

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