Ribaltone al Comune di Castelbottaccio dove da ieri c’è un nuovo sindaco. Si tratta di Mario Disertore, capogruppo di opposizione, al quale la prima sezione del Tar Molise ha assegnato la vittoria elettorale del 13 e 14 giugno 2022 disarcionando Nicola Marrone al suo secondo mandato. In questo piccolo comune di appena 297 anime, il voto di sette mesi fa era finito in perfetta parità tra i competitor (93 voti a testa). Tanto da rendersi necessario il ballottaggio tra i due candidati sindaci 15 giorni più tardi. Ad avere la meglio fu l’uscente con 96 voti contro gli 85 dell’avversario. Terminata quelle delle urne, la partita si è spostata in Tribunale con il ricorso della lista perdente difesa dall’avvocato Claudio Neri, ricorso fondato su una scheda annullata e non attribuita alla lista di Disertore nello spoglio che poi ha sancito la parità tra i due candidati sindaci.
L’amministrazione Marrone si costituisce in giudizio. Il 3 novembre il Tar affida alla Prefettura di Campobasso il compito di rintracciare e depositare in giudizio tre delle quattro schede contestate nei due ricorsi. Al termine dell’istruttoria il collegio accoglie il ricorso principale, mentre il ricorso incidentale, in parte inammissibile, è per il residuo infondato.
«Dall’esame della scheda contestata, acquisita a seguito della verificazione – si legge nella sentenza emessa dalla prima sezione presieduta dal giudice Nicola Gaviano – , emerge in modo chiaro che l’espressione del voto in favore della lista n. 2 è avvenuta con l’apposizione di una “X” nello spazio riservato alla preferenza da esprimersi in favore dei candidati alla carica di consigliere comunale: e ciò comunque all’interno del riquadro riservato a detta lista, senza debordare all’esterno, come invece erroneamente dedotto dai ricorrenti incidentali».
Il Tribunale accerta dunque che quel voto è tale da non lasciare dubbio sull’effettiva volontà dell’elettorale di attribuire il proprio voto alla lista n. 2 che fa capo a Mario Disertore. Il ricorso viene quindi accolto e, rigettato quello incidentale, il giudice annulla tutti gli atti compreso il turno di ballottaggio che ha riconfermato al vertice del Municipio di Castelbottaccio Nicola Marrone. Con l’attribuzione di quel voto, la lista n.2 riporta 94 preferenze contro le 93 della lista n.1. Una correzione sufficiente, sia pure per una sola preferenza, a sovvertire l’esito delle elezioni comunali di giugno.
Il Tribunale quindi, in applicazione dell’art. 71, comma 6, 1° periodo, del d. lgs n. 267/2000, a mente del quale, per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti, “è proclamato eletto sindaco il candidato alla carica che ottiene il maggior numero di voti”, proclama eletto a sindaco del Comune di Castelbottaccio Mario Disertore.
Ora, poiché la lista dei ricorrenti (lista n. 2) ha ottenuto il maggior numero di voti validi, alla stessa vanno assegnati i due terzi dei consiglieri previsti per il consiglio Comunale di Castelbottaccio, in misura pari a 7.
Conferma quindi le nomine dei consiglieri Giuseppe Mastroberardino (113 voti) e Michele De Renzis (108), per la Lista n. 2, nonché di Davide Mastroiacovo (107) e Michaela Antenucci (104), per la Lista n. 1, ma estromette dal Consiglio Antonio Iocca, Giovanni Pircio, Donato Di Blasio, Vannelli Lino e Nicola Pepe, tutti della la Lista n. 1; entrano invece per la nuova maggioranza Alfredo Sforza (106), Giuseppina Sallustio (104), Laura Martino (100), Sergio Listorti (98) e Carmela Corso (96), tutti per la Lista n. 2, nonché Nicola Marrone, in quanto candidato sindaco della lista n. 1.

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