Alle 23.52 di martedì, una scossa di magnitudo 4.6 con epicentro tra Ripalimosani e Montagano ha gettato nel panico l’intera regione. A quell’ora molte persone già dormivano e il terremoto le ha buttate letteralmente giù dal letto. La gente si è riversata per le strade anche a Trivento dove ieri mattina le scuole sono rimaste chiuse così come in molti comuni della provincia di Campobasso. Oggi lezioni regolari dopo i sopralluoghi dei tecnici che hanno verificato la stabilità degli edifici pubblici accertando che non ci sono stati danni strutturali. Per tutta la notte anche gli amministratori dell’area trignina hanno rassicurato sui social i propri concittadini. Lo ha fatto il sindaco Pasquale Corallo raccomandando ai triventini di mantenere la massima calma e di non creare allarmismi.
Non si sono registrati danni a cose e persone nemmeno a Roccavivara dove per precauzione ieri sono state sospese le attività didattiche a scopo precauzionale. Le scuole riapriranno regolarmente stamane in seguito al sopralluogo del sindaco Angelo Minni con l’ufficio tecnico e il vigile urbano in tutti gli edifici pubblici. Anche a Limosano, uno dei comuni più vicini all’epicentro del sisma, tanta paura ma non si segnalano danni, così pure a San Biase e Fossalto dove il primo cittadino si è messo a disposizione per qualsiasi evenienze esortando tutti a mantenere comportamenti adeguati. Per l’intera giornata di ieri controlli e sopralluoghi agli edifici pubblici di Torella. Verifiche successive all’evento sismico infine a Civitacampomarano dove a preoccupare maggiormente è il fronte della frana a nord-ovest del paese. Anche qui nella giornata di ieri sono andati avanti sopralluoghi e verifiche da parte dei tecnici comunali.
Palazzo Vitale intanto fa sapere che la struttura commissariale sta provvedendo ad inviare una richiesta di intervento ai progettisti che si occupano della frana. «Chiediamo di effettuare un monitoraggio dedicato, con le moderne strumentazioni di cui dispongono, già attive – dice il governatore – Intendiamo verificare se ci sono state delle sovrapposizioni con l’evento franoso già opportunamente approfondito, nel qual caso si provvederebbe alla eventuale integrazione della progettazione prevista. Per i lavori di mitigazione del rischio franoso, invece, attendiamo in questi giorni la validazione del progetto preliminare, dopo di che si provvederà all’approvazione del progetto definitivo ed esecutivo e, riteniamo di poterlo fare in autunno, con la conferenza di servizi. Seguirà la procedura per l’aggiudicazione della gara di appalto per l’esecuzione dei lavori che potrà partire entro quest’anno».

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