Il paese piange un’altra vittima del Covid. Domenico Colabella ha combattuto contro il virus per diversi giorni ma alla fine il ‘mostro’ ha avuto la meglio. Ieri mattina se l’è portato via. La sua battaglia la stava affrontando in casa come tanti molisani che hanno contratto il coronavirus. Aveva febbre e tosse, per un paio di volte era stato visitato anche dalle Usca che evidentemente avevano ritenuto non necessario il ricovero in ospedale. Il sindaco lo ricorda come «un uomo affabile, a modo ed estremamente legato alla comunità». Una comunità che da una ventina di giorni sta vivendo un incubo: da paese Covid-free si è ritrovato a fare i conti con il virus che continua la sua corsa inarrestabile.
Il bollettino ufficiale è arrivato a quota 103 contagi: 84 le persone risultate positive al tampone molecolare che si aggiungono ai 14 tra ospiti e operatori della Rsa intorno alla quale è stato fatto un cordone sanitario da dove non si può né entrare né uscire. Già positivi al test rapido, in 19 sono in attesa del tampone dell’Asrem per una diagnosi certificata.
L’invito quotidiano dell’amministrazione guidata dal sindaco Faiella è di rimanere a casa: spesa e farmaci saranno portati a domicilio dai volontari. Ma insieme al contagio di pari passo sale anche la polemica su ciò che si è fatto e ciò che invece si poteva fare per arginare il contagio. L’opposizione – che ritiene troppo soft le misure adottate finora – nei giorni scorsi ha chiesto aiuto alla capogruppo del Pd alla Regione. In una nota ufficiale Micaela Fanelli ha chiesto all’Asrem – tra le altre cose – che le Usca autorizzate l’11 novembre dalla struttura commissariale per Riccia vengano subito attivate e stiano in pianta stabile a Sant’Elia per affiancare il medico di base. Dopo il secondo decesso ufficiale per Covid, la gente ha paura e implora tamponi a tutta la popolazione. Mentre in paese le conseguenze del contagio che dilaga si riverberano anche sulla quotidianità: due negozi alimentari e tre panifici sono stati costretti alla serrata. Le attività rimaste aperte devono vendere fuori dal proprio negozio così come ha disposto con un’ordinanza il primo cittadino. Intanto lunedì fa sapere il panificio Di Maio (chiuso solo ieri) riaprirà regolarmente ed è disponibile a consegne a domicilio.
Sollecitato da giorni e da più parti, ieri il sindaco Faiella ha informato la cittadinanza di aver provveduto a richiedere l’aiuto necessario per fronteggiare la grave emergenza che si è venuta a creare. In concreto questo è quello che ha chiesto:
– incrementare le pattuglie sul territorio volte al controllo costante del rispetto, da parte dei cittadini di tutte le regole imposte a livello nazionale, regionale e comunale;
– incrementare i presidi medici fissi sul territorio (anche avvalendosi dei professionisti in dotazione del Comando Militare Esercito) volti a prestare immediata assistenza medica agli innumerevoli malati, molti dei quali versano in situazioni assolutamente precarie;
– incrementare gli addetti al soccorso, dotati di apposite ambulanze, volti a fornire ausilio e supplenza all’unico mezzo presente sul territorio, soprattutto nella considerazione che, un soccorso proveniente da Campobasso, impiegherebbe troppo tempo per giungere in loco, tempo spesso non a disposizione dei malati;
– una postazione in loco per l’effettuazione di massa dei tamponi su tutta la popolazione;
– organizzare una postazione Usca fissa sul territorio, posta presso il Poliambulatorio sito in paese;
– di voler attenzionare tutti gli uffici interessati ed azionare con effetto indifferibile tutte le misure necessarie volte ad arginare questa pandemia, nella certezza che ulteriori differimenti porterà estremi e terribili danni, in termini di vite umane, all’interno della nostra comunità.
Le Autorità ci hanno rassicurato di essere già a lavoro sulla nostra situazione per mettere in atto tutte le misure possibili, fa sapere il sindaco.

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