Step by step, si è giunti, finalmente, dopo 5 anni, all’approvazione del progetto definitivo della “Ciclabile litoranea Montenero–Campomarino”, che costituisce una porzione del più ampio itinerario denominato “Corridoio Verde Adriatico”, percorso ciclabile che ambisce a realizzare un collegamento ciclabile attraverso tutte le Regioni della riviera adriatica, fra Trieste e Santa Maria di Leuca, con uno sviluppo di circa 1.300 km. Il Corridoio Adriatico si integra a sua volta nella rete ciclabile nazionale e concorre con essa alla rete ciclabile europea “Eurovelo”. Il Progetto Definitivo riguarda le porzioni di tracciato definite a partire dall’originario Lotto Funzionale di prima fase attuativa, elaborato in sede di Pfte ed anch’esso successivamente modificato, per uno sviluppo complessivo pari a circa 13 km a fronte dei circa 40 km dell’intera ciclabile, demandando il completamento della progettazione definitiva del tracciato a fasi di intervento successive. Progetto da 3,5 milioni di euro a cui aggiungere gli oneri per la sicurezza. I tratti compresi nella prima fase attuativa dell’intervento interessano in diversa misura ciascuno dei quattro comuni costieri per un totale di circa 13 km. L’infrastruttura di mobilità sostenibile oggetto della progettazione è costituita da una pista ciclabile, o ciclovia, associata in alcuni tratti ad un percorso pedonale, che percorre sostanzialmente ambiti costieri dei quattro Comuni interessati, Campomarino, Termoli, Petacciato e Montenero di Bisaccia, con alcune deviazioni su tratti più interni ma sempre afferenti dal punto di geografico la fascia costiera. L’itinerario ciclabile è previsto prevalentemente e di norma in sede propria (eventualmente realizzata mediante corsia riservata su sede stradale o marciapiede), formato da due corsie contigue ad opposto senso di marcia (pista bidirezionale), cui può affiancarsi un percorso pedonale. L’itinerario procede per ampie porzioni in affiancamento a sedi stradali preesistenti con scostamenti verso il litorale in particolare nel Comune di Petacciato. I tratti di circolazione “in promiscuo” vengono di norma esclusi, limitandoli eventualmente alle situazioni di effettiva impossibilità di costituzione della sede propria per indisponibilità di spazi utilizzabili (sedi stradali confinate di larghezza insufficiente). Nei casi, ricorrenti, di realizzazione della pista in affiancamento contiguo alla sede stradale è prevista l’interposizione di opportuni elementi di separazione / protezione, definiti in relazione alle caratteristiche della viabilità. A seconda dei casi specifici potranno essere utilizzati elementi continui di separazione, dissuasori, para-pedonali, segnaletica a terra anche di tipo luminoso, per evidenziare e delimitare le corsie ciclabili, in particolare nei tratti in cui la pista assume il carattere di percorso ciclopedonale. Ove risultasse necessario saranno impiegati dispositivi di sicurezza e di ritenuta passiva, tipo guardrail, idonei rispetto al tipo di viabilità in affiancamento. In caso di disposizione della sede ciclabile fra marciapiede e parcheggi in linea la separazione con questi ultimi può realizzarsi con idonea segnaletica orizzontale (strisce gialla e bianca, larghezza complessiva 54 cm, con eventuali dissuasori). La larghezza standard di progetto della ciclabile è assunta pari 3,0 m (due corsie da 1,50 m) oltre elementi di separazione, tale valore potrà ridursi sino al minimo inderogabile di 2,50 m (due corsie da 1,25 m) nei casi di difficoltà di inserimento nel contesto preesistente per l’esiguità degli spazi disponibili. L’ampiezza della fascia destinata all’elemento di separazione è pari a 0,50 m, mentre la pendenza trasversale standard si assume pari al 2%. L’intervento prevede l’esecuzione di tutte le opere e provviste occorrenti per eseguire e dare completamente ultimati i lavori di realizzazione della pista ciclabile litoranea nei tratti precedentemente indicati dei quattro Comuni costieri della Regione Molise. Sono compresi tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per dare il lavoro completamente compiuto, secondo le condizioni stabilite dal presente disciplinare, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto dell’opera e relativi allegati. L’esecuzione dei lavori è sempre e comunque effettuata secondo le regole dell’arte e l’Appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi.

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