Sempre più verbo condiviso in casa dem, il vicepresidente di circolo del Pd di Termoli, Mario Orlando, fa da testa d’ariete contro l’amministrazione di centrodestra. Nel mirino dell’ex presidente della IV commissione è finita la nomina dell’assessora al Personale e all’Avvocatura, Giulia Michela Antignani, espressione della lista e del gruppo consiliare Popolari per l’Italia. Nella sua nota critica, Orlando evidenzia come la Antignani non viva a Termoli e pone dubbi su come potrà adempiere al suo ruolo. «Per quanto non abbia alcun desiderio di sottolineare le negatività che ci circondano, purtroppo non riesco ad accettare quello che accade sotto i nostri occhi e restare in silenzio.
Mi riferisco a quello che succede all’interno delle mura di via Sannitica, il Municipio della nostra città e che inevitabilmente ricade su tutti noi cittadini.
Questa Amministrazione, che si è già chiaramente distinta per non avere alcuna visione o idea di sviluppo per Termoli sia dal punto di vista dei Lavori Pubblici sia in ambito imprenditoriale, continua a distinguersi per la grande capacità di sistemare gli interessi propri o di pochi intimi.
La nomina del nuovo assessore Antignani è sicuramente un riconoscimento politico ed economico, come ha già chiaramente evidenziato il Movimento Cinque Stelle, ma io mi chiedo a cosa serva questa nomina quando tutti sanno che la dott.ssa Antignani ha un lavoro a Rimini e che continuerà a svolgerlo lì.
Decade anche l’ultima promessa fatta da Roberti e dai suoi in campagna elettorale e cioè quella di una politica vicina ai cittadini. Come farà l’assessore Antignani ad occuparsi dei problemi di Termoli se vive a Rimini?
E a proposito dei problemi di Termoli, qualcuno si è accorto che siamo in piena estate e che la nostra città è frequentata da moltissimi turisti e qualcuno si è degnato di controllare in che condizioni sono gli accessi al mare?
Dopo anni in cui tutti si lamentavano per l’impossibilità di accedere alla spiaggia libera e rivendicavano il sacrosanto diritto di andare al mare senza dover necessariamente passare da uno stabilimento balneare l’amministrazione Sbrocca, grazie anche all’aiuto fattivo dell’allora assessore regionale all’Ambiente Vittorino Facciolla, si impegnò a realizzare diversi accessi al mare sia sul lungomare nord sia a Rio Vivo. Bene, questa amministrazione non solo non ha portato a termine il progetto che prevedeva la realizzazione di altri accessi al mare, ma ha lasciato andare in malora anche quelli già esistenti: non ha fatto un minimo di manutenzione ordinaria delle strutture in legno né tantomeno si è preoccupata di curare il verde e ripulire gli accessi dalle erbacce e dalla vegetazione in eccesso.
E vogliamo parlare di quello che è successo domenica scorsa e che sicuramente si ripeterà per tutti i prossimi weekend e tutti i giorni del mese di agosto?
Il lungomare nord invaso dalle auto parcheggiate ovunque, sui marciapiedi, sulle aiuole, persino sulle strisce pedonali e neanche l’ombra di un vigili per regolamentare il traffico o impedire questo scempio.
E’ questa l’idea di turismo che ha il sindaco Roberti e la sua maggioranza? Una sorta di assedio della città senza il rispetto di nessuna regola che permetta anche ai termolesi di poter continuare a vivere la propria città in modo dignitoso?
E del cimitero? Dopo le polemiche e le fantomatiche risposte del sindaco Roberti nulla è cambiato. Che fine ha fatto il progetto per l’ampliamento ? e perché nel frattempo non si fa nulla per ridare dignità e decoro ad uno dei luoghi più sacri della nostra città?
Altro doloroso esempio di incuria è il Palaltrisport, un palazzetto dedicato agli sport minori che ancora oggi non trovano una sede in città, realizzato dall’amministrazione Sbrocca e lasciato completamente in abbandono dall’amministrazione Roberti.
Il nostro sindaco ambisce a diventare il candidato presidente della Regione per il centro destra ma se questo è il modo in cui non ha governato e non ha gestito una città come Termoli, figuriamoci quali danni potrebbe arrecare all’intero Molise qualora fosse il presidente. Dopo il governo Toma dove sia lui che tutta la Maggioranza del Consiglio che lo ha sostenuto si sono distinti per una totale inerzia in qualsiasi settore a partire dalla gestione della Sanità e in tutti gli altri ambiti tranne nella solerzia quando c’era da mantenere i propri incarichi, avere un Roberti alla guida della Regione sarebbe il colpo di grazia. Immaginiamo che replicherebbe il ‘modello Termoli’ ovvero nessuna idea, nessuna programmazione, nessuna strategia, eccetto quelle utili ai suoi interessi e a quelli dei suoi pochi sodali».

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