La regola del cinque, che si riferisce al numero di anestetisti-rianimatori disponibili all’ospedale San Timoteo di Termoli. Pochi, pochissimi, rispetto alle esigenze che si rinvengono sia nella gestione del reparto di Rianimazione, che in sede operatoria, dove ci sono sia gli interventi elettivi che le urgenze da fronteggiare. Per questa ragione, da lunedì prossimo, 30 gennaio, si torna all’antico, ossia a quanto già avvenuto a cavallo del 2021 e 2022, dove le urgenze indifferibili erano gli unici interventi garantiti nel presidio ospedaliero di viale San Francesco. Così è stato deciso, considerando che dei medici in organico, due sono assenti per motivi diversi, situazione che rende ancora una volta insostenibile la gestione in corsia. «A causa dell’insufficiente organico di anestesisti dell’ospedale a Termoli da lunedì 30 gennaio sarà possibile garantire esclusivamente le operazioni di urgenza indifferibile. Tutto il resto verrà trasferito all’ospedale Cardarelli di Campobasso». Numerose comunicazioni precedenti hanno evidenziato la cronica carenza di medici nel reparto di Anestesia e Rianimazione del presidio ospedaliero di Termoli.
«La grave carenza preesistente di personale medico specialista in Anestesia e Rianimazione con la già evidenziata impossibilità a garantire la doppia guardia notturna dal 30 gennaio 2023 diventa insostenibile. Ci sono solo 5 anestesisti. La struttura è in grado di garantire soltanto le urgenze chirurgiche. Pertanto si richiede con massima tempestività l’integrazione dell’organico, affinché si possa riprendere l’attività chirurgica d’elezione ed assolvere sia agli standard operativi e di sicurezza».

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