Nemmeno la chiesa più capiente di Termoli, quella di San Francesco, poteva bastare a contenere i tanti, tutti che avrebbero voluto dare l’ultimo saluto a Nick Di Michele, il 55enne commissario di Polizia penitenziaria e consigliere comunale. Per oltre dieci anni riferimento assoluto del M5S, ora aveva aderito all’associazione Schierarsi di Ale Di Battista, dopo aver concluso da primo dei non eletti a Palazzo D’Aimmo l’esperienza pentastellata. Rappresentati politici ai vari livelli, quelli del Corpo e delle istituzioni penitenziare, delle forze dell’ordine, del volontariato, amici e conoscenti, hanno gremito ogni spazio, più chi è rimasto all’esterno, per abbracciarlo un’ultima volta e dare conforto alla famiglia, alla moglie Maria Grazia, al figlio Mattia, alle sorelle. Il feretro è giunto alcuni minuti prima delle 16.30, ad attenderlo il picchetto delle fiamme argento, che gli hanno reso omaggio in modo sentito. Presenti il governatore Roberti, poco dopo è giunto l’assessore Marone, il vice sindaco reggente Ferrazzano, il presidente del Consiglio Ciarniello, gli ex sindaci Di Brino e Sbrocca, il comandante della Polizia locale Cappella, altri esponenti di varie anime, difficili da citare tutti. In prima fila i suoi amici Daniela Decaro e Antonio Bovio, in chiesa anche Gravina, Primiani, Federico, il sindaco e vice sindaco di Larino, il comandante della Penitenziaria Maiorano, la direttrice del carcere di Larino Antonella De Paola, l’ex direttrice Rosa La Ginestra, ripetiamo, impossibile citarli tutti. La celebrazione religiosa è stata officiata dal vescovo Gianfranco De Luca, assieme a lui altri 7 sacerdoti, tra cui don Benito Giorgetta, chiamato espressamente dalla famiglia a prendere parte alle esequie. Nick è venuto a mancare per un malore che l’ha stroncato nella notte tra lunedì e martedì, lasciamo sgomenta la comunità che ieri pomeriggio si è radunata alla chiesa di San Francesco. Il presule ha tratteggiato il percorso di vita compiuto da Nick, che ha voluto migliorarsi, sempre per essere pronto a servire la collettività, nella passione politica e in quella penitenziaria, quasi 14 minuti di omelia in cui ha voluto affermare il concetto della vita che va oltre i confini terreni. Letture affidare a una guardia penitenziaria e all’attivista Mariella De Filippis, fino alle lettere di Daniela Decaro, che leggerete a parte, e del comandante Maiorano, che ha reso con orgoglio la sua cifra professionale, dimostrata sia a Larino che a Parma. Proprio dal carcere ducale è giunta una corona di fiori, dopo il saluto che ha sorpreso persino la consorte, all’atto della partenza del feretro nella giornata di mercoledì, diretto in Molise. La benedizione della salma ha poi preluso all’ultimo picchetto d’onore sul sagrato del convento dei Frati Cappuccini, al grido di commissario Nicolino Di Michele, e applausi scroscianti delle centinaia di persone presenti all’esterno del luogo di culto, tra fiori e commozione vera, con cui hanno accompagnato il feretro di Nick verso l’ultimo tragitto terreno. Volti rigati da lacrime, un sentimento autentico, non di facciata.

EB

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.