Dalla stampa teutonica arriva un deciso freno da parte di uno dei 3 soci di Acc, sulle prospettive di realizzazione della Gigafactory di Termoli, così come quella di Kaiserslautern, in Germania. Progetti, questi ultimi, sospesi e congelati nel giugno scorso, pochi giorni dopo che si era annunciata la posa della prima pietra a Termoli. Ad avere forte eco internazionale, le dichiarazioni del numero 1 di TotalEnergies, Patrick Pouyanné, che confermano l’orientamento avuto nella scorsa estate di bloccare i programmi produttivi nei due siti di Italia e Germania. Ricordiamo che Totalenergies detiene il 25% delle quote di Acc. «Dal mio punto di vista di rappresentante dell’industria, è meglio concentrare gli sforzi su un impianto piuttosto che su tre, ha affermato nel corso di un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Attualmente solo la Gigafactory di Billy-Berclau è operativa e la si sta potenziando. «Totalenergies si concentrerà sulla Francia», ha affermato il top manager, contribuendo a gelare ulteriormente i propositi sugli altri due progetti. La stampa specializzata alimenta nuovi dubbi sul futuro della Gigafactory, anche alla luce dell’intesa che porterà Stellantis a costruire un’altra fabbrica di batterie in Spagna, a Saragozza, con Catl come alleato e partner. Da rimarcare, infine, che Acc, dopo il tavolo al Mimit dell’autunno scorso, ha rimandato al primo semestre 2025 le scelte da compiere sullo stabilimento Stellantis di Termoli. I mesi passano, marzo è dietro l’angolo.

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