Se l’incertezza avvolge i destini dello stabilimento di Termoli riguardo il progetto della Gigafactory, altrettanto avviene sul fronte del rinnovo del Ccsl, che vede la Fiom-Cgil lontana mille miglia dalla posizione del gruppo Stellantis (e delle società della galassia automotive nata dalla fusione tra Fca e Psa). Per questo, da oggi, ci saranno ore di sciopero, due per ogni fine turno, precedute da un’assemblea. Insomma, si va allo scontro, sindacale ovviamente. «E’ tempo di aumentare i salari – ha asserito la componente metalmeccanica della Cgil – la mobilitazione mira a richiamare l’attenzione sulla necessità di tutelare i salari dei lavoratori, messi a dura prova dall’aumento dell’inflazione, dal costo della vita e dal peso crescente degli ammortizzatori sociali». Al centro della protesta vi è il contratto collettivo specifico di lavoro (Ccsl), che, secondo la Fiom-Cgil, non garantisce una difesa adeguata del potere d’acquisto delle retribuzioni. Inoltre, nonostante le richieste di avviare un confronto sul rinnovo del biennio economico, le trattative risultano bloccate. La Fiom-Cgil propone un cambiamento radicale delle condizioni salariali: un premio di risultato in parte fisso e non penalizzato in caso di malattia, oltre a un’integrazione del reddito per i periodi di cassa integrazione. L’obiettivo è garantire salari giusti e dignitosi per tutti i lavoratori. Le modalità dello sciopero prevedono quattro ore di astensione dal lavoro, con blocco degli straordinari e delle flessibilità, articolate a livello locale. La mobilitazione vuole sottolineare che le lavoratrici e i lavoratori meritano retribuzioni adeguate e rispettose del loro impegno quotidiano. Intanto, altra benzina sul fuoco della polemica sono i dati di bilancio approvati ieri. «L’assemblea degli azionisti di Stellantis ha approvato il bilancio 2024, dando il via libera anche ai dividendi e al Remuneration Report 2024, che include i compensi per i manager e la buonuscita dell’ex amministratore delegato Carlos Tavares che riceverà 23,085 milioni di euro di compensi complessivi relativi al 2024 e una buonuscita totale di 12 milioni di euro, che sarà pagata nel 2025. L’approvazione del Remuneration Report 2024 è avvenuta nonostante un terzo degli azionisti di Stellantis abbia votato contro la politica di remunerazione dei dirigenti. Ancora una volta vengono premiati i manager e gli azionisti di Stellantis mentre i lavoratori continuano ad essere in cassa integrazione. Il 2025 probabilmente sarà ancora peggio del 2024 a livello di produzione, di ammortizzatori sociali e di occupazione. La proprietà si sta assumendo la responsabilità di approvare cospicue remunerazioni a chi ha portato al fallimento industriale e occupazionale di Stellantis. Gli utili invece che arricchire ulteriormente manager e azionisti, dovrebbero essere utilizzati per gli investimenti in innovazione tecnologica, in ricerca e sviluppo e per aumentare il salario dei lavoratori. La Fiom-Cgil ha lanciato una campagna per l’integrazione al reddito per le lavoratrici e i lavoratori sui cui salari pesano negativamente gli effetti della cassa integrazione. Il presidente John Elkann deve assumersi le sue responsabilità verso le lavoratrici e i lavoratori italiani e presentare un piano industriale che rimetta al centro il lavoro e l’industria dell’auto. Il Governo non può più stare fermo, convochi il presidente John Elkann e le organizzazioni sindacali a Palazzo Chigi». Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil. A Termoli, le ragioni della protesta saranno approfondite dinanzi i cancelli di viale Giovanni Agnelli, alle 10.30.