Da oggi al 22 settembre fermo pesca in Adriatico da Pesaro a Brindisi.

“Per la prima volta sono stati inseriti nel decreto degli elementi di flessibilità in grado di recepire le caratteristiche delle diverse marinerie, così da conciliare meglio la tutela della risorsa con le esigenze delle imprese” sottolinea l’Alleanza nel ricordare che saranno circa 2500 le imbarcazioni interessate dal provvedimento. Tra le novità di quest’anno c’è la possibilità di adottare, in via sperimentale e solo da Trieste a Bari, un fermo pesca tecnico a fasce orarie, con 60 ore di pesca settimanali mentre successivamente a novembre i marinai potranno decidere di pescare 5 giorni rispettando il tetto delle 72 ore settimanali; la sospensione della pesca del gambero di profondità che potrà essere effettuata con modalità diverse a seconda della durata della battuta di pesca (giornaliera o di più giorni), che varia in base anche alle caratteristiche della costa. Inoltre sino al 31 ottobre la pesca a strascico e a volante è vietata entro le prime sei miglia dalla costa.

Tuttavia per le barche piccole autorizzate per la pesca entro le sole sei miglia dalla costa, è consentito di calare le reti e pescare nella fascia che va dalle quattro miglia alla sei miglia. Durante il periodo di arresto temporaneo dell’attività potranno invece continuare a lavorare le barche che allevano al largo mitili e le vongolare. L’Alleanza rassicura che durante tutto il periodo del fermo, l’approvvigionamento di pesce fresco sarà garantito da altri sistemi come le barche della piccola pesca. Anche senza lo strascico si potranno comunque trovare scorfani, gallinelle e sogliole e tutto il pesce azzurro, perché è possibile pescarli con lampare e attrezzi da posta. L’embargo terminerà il 22 settembre.

Un Commento

  1. Antonio Corsi scrive:

    Il fermo mi auguro che sia di tre mesi, pochi due! Dal 2016 mi auguro che possa essere effettuato da aprile a giugno, periodo in cui maggiormente illustri pesce si riproduce! E poi sia proibito una volta per tutte lo strascico entro le 6 miglia, così da non distruggere i fondali e permettere al pesce degli spazi riproduttivi, lasciando la possibilità solo alle paranze di pescare, poiché tipo di pesca ecocompatibile! Sulla flessibilità nel fermo ho i miei dubbi e sono contrario! È meglio lasciare solo le paranze per il periodo di chiusura! Ciò andrà a beneficio dell’ economia locale, che trarrà giovamento da un ripopolamento delle mare tramite un fermo veramente serio. Salvaguardiamo dunque uno tra i tratti di mare che storicamente era uno dei tratti più pescosi dell’ Adriatico! Mi auguro inoltre un provvedimento del governo che vieti severamente le reti troppo pesanti! Ciò andrà a beneficio di tutti i pescatori, quando a seguito di tali provvedimenti apparentemente drastici, ritireranno le reti piene di pesce di ottima qualità

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